La mega festa di Massimo Pericolo per la sua provincia: ieri al Woodoo Fest
I suoi video iconici e poetici come unici visual. Il fan sul palco (ma ringrazia Shiva per l’idea). Tanti ospiti: Generic Animal, Chicoria, Silent Bob e Barracano. L’appello a Trenord che salva i pendolari mai fermi e il momento riflessivo sulla situazione delle carceri in Italia. A Cassano Magnago il concerto del Vane, di ritorno a casa dopo 3 anni, è stata la celebrazione di una zona geografica: quella dei dintorni di Varese. Ma in fondo di “tutti i dintorni di…” d’Italia
Era la sua festa e il suo ritorno a casa il concerto di ieri di Massimo Pericolo al Woodoo Fest a Cassano Magnago, provincia di Varese. Tre anni fa Alessandro Vanetti, da Gallarate e poi Brebbia (comunque la targa è sempre VA, con parentesi di vita anche a Catania), si stava godendo il meritato momento di successo insieme ai colleghi/amici Speranza e Barracano. Erano i tre artist to watch che erano diventati ben altro. Erano il “live da non perdere” e in particolare con l’album Scialla Semper alcuni pezzi di Massimo Pericolo avevano sfondato il soffitto di cristallo della soglia di stream riservata ai pesi massimi del rap italiano.
Poi c’è stato quello che tutti sanno ovvero il Covid ha interrotto tutto. Massimo Pericolo ha pubblicato nel 2021 il suo secondo album ufficiale, Solo tutto con la produzione di Crookers (lo avevamo intervistato per presentarcelo). E alcuni brani come Stupido sono andati benissimo. Ieri sera quindi la celebrazione/festa a casa sua ci stava tutta. E lui si è confermato un grande performer. Perfettamente a suo agio, come se il palco lo calcasse da più di 10 anni.
È salito alle 23 e ha subito riavvolto il nastro al 2019, l’anno appunto di Scialla Semper, titolo del suo album nonché della famosa operazione anti-droga della polizia che lo aveva coinvolto e portato in prigione per alcuni mesi. In tutto il concerto non mancano ovviamente i riferimenti ai suoi “amatissimi” “sbirri infami”. E non mancano i suoi video girati proprio in quei luoghi. Malinconici come solo un lago del Nord sa essere non nella stagione estiva (“Amo Brebbia di notte/odio Angera d’estate” canta non a caso in Stupido). Capaci di trasmettere lo squallore di una stazione isolata della tratta ferroviaria Milano-Varese. O l’abbraccio empatico di due amici che si vedono solo di spalle. Sono parte integrante dello show di Massimo Pericolo, che compare con il classico cerchietto con orecchie da gatto. Pantaloni Zeus. Giubbino anti-proiettile con scritto Pericolo che prontamente toglierà nel corso dello spettacolo.
A salire con lui sul palco sono molti ospiti. Primo, per Sabbie d’Oro, Generic Animal che ha tenuto il suo show al Woodoo Fest qualche ora prima e alla fine riceve anche una rosa rossa dal Vane. Poi arriva anche Chicoria dal Truce Klan romano, Silent Bob per Autostrada del sole e il già citato Barracano per Criminali. Ma a salire (e a stupire tutti) è anche un ragazzo del pubblico che raggiunge MP per la parte di Ugo Borghetti in Ansia.
«L’idea è venuta a Shiva per primo, devo rendere merito a lui e ringraziarlo», spiega il Vane. In effetti, Mattia, il ragazzo che diventa rapper per una sera, è piuttosto a suo agio. Il pubblico si esalta per lui e ovviamente per tutti i pezzi iconici che si susseguono. Da Bugie a Il Signore del Bosco a Cella senza cesso. «Raga, fate un cazzo di bordello per una provincia», grida Massimo Pericolo prima di intonare Totoro.
«Questa era una canzone dedicata a dei luoghi, la prossima è per una persona» e parte Miss. E ancora: Airforce, il brano con Madame che non c’è ma che viene salutata.
«Questo era il racconto di una storia d’amore ma parla anche di treni perché in provincia non si sta mai fermi e si prendono in continuazione. Quindi fate un cazzo di casino per Trenord che ci salva la vita!». «Quanto è vero», commenta un ragazzo del pubblico.
Tutto sembra estremamente vero. Le emozioni che racconta e riesce a trasmettere MP. I rapporti umani con gli altri rapper. Indiscutibilmente la vita e la noia della provincia. Con Il signore del bosco, con la produzione di Dardust, passano un sacco di video presi da TikTok, che ha anche lanciato senza dubbio Stupido, il pezzo più ascoltato di Solo tutto.
Il momento di pausa diventa di riflessione perché sullo schermo passano delle scritte sulla situazione carceraria italiana. La percentuale (altissima) di chi torna a delinquere dopo un periodo in galera senza aver lavorato. Il numero di detenuti che supera la quota massima consentita. E via così. Tutte riflessioni importanti che è giusto vengano portate all’attenzione del pubblico.
Il finale non può essere se non con 7 miliardi, il pezzo che ha segnato la consacrazione di Massimo Pericolo, e sul palco vengono invitati tutti gli amici, ulteriore conferma di un clima di festa totale. Anche se a concludere il tutto è Polo Nord con il sample della strumentale di In My Mind di Gigi D’Agostino e Dynoro.
«Avete aspettato 3 anni dall’ultima volta, giuro che la prossima volta sarà al massimo tra un anno, un terzo del tempo», conclude lui,
“Sto metà dell’anno al buio, questo è il Polo Nord”, non proprio ci sono 30 gradi ed è quasi l’una di notte. La provincia celebrata è quella di Varese. Ma davvero potremmo essere ovunque in Italia.