La stagione dei dissing si è ufficialmente riaperta?

A Natale, si sa, siamo tutti più buoni. O forse. Di certo non lo sono l’uno con l’altro Luchè e Inoki, che nelle ultime ore stanno esprimendo la propria reciproca antipatia (si fa per dire) attraverso i social e un nuovo Red Bull 64 Bars. Il casus belli di questa rivalità si trova tornando indietro a questa estate. Se non addirittura a quella del 2019, quando l’ex Co’Sang e Salmo se l’erano date di santa ragione – anche stavolta, si fa per dire – a colpi di Instagram Stories. Quattro anni dopo – per fortuna nostra che ci siamo goduti del buon rap – i due sono passati dalle storie alle barre, rendendo roventi quelle giornate estive già caldissime con un dissing degno di essere chiamato tale.

Sì, ma cosa c’entra Inoki in tutto ciò?, direte voi. Semplice: Luchè aveva citato la penna di Bolo By Night in Estate dimmerda 2 (il primo capitolo del dissing con Salmo, in cui il rapper napoletano accusava il rivale di incoerenza per aver collaborato con artisti con cui aveva “litigato” come, appunto, Inoki e Fedez). A quel punto Inoki si era inserito nel dissing con Cazzominomini, pubblicato attraverso un video su YouTube, in cui aveva definito Luchè “l’ombra di Ntò”, nonché allievo di Geolier.

All’epoca Luchè non sembrava averci dato troppo peso, ma la vendetta è notoriamente un piatto che va servito freddo: ed ecco allora che arriva la frecciata a Inoki nel Red Bull 64 Bars pubblicato ieri. Su una produzione firmata da Geeno che campiona N.Y State Of Mind di Nas, in una barra l’ex membro dei Co’ Sang sembra proprio far riferimento a Inoki e al suo video: “Stai mangiando la pasta riscaldata solo in giardino. Ti piace la povertà oppure non sai fare una hit”.

La risposta di Inoki a Luchè

Inoki dal canto suo ha immediatamente risposto a Luchè – che ha pubblicato a sua volta le conversazioni – attraverso una Instagram Story. “Ma secondo te alla gente povera piace la povertà? Non ti meriti nemmeno risposta, sei un borghese schifoso, un ricco di famiglia. Il rap non dovresti neanche farlo, dovresti continuare a fare la musica di mer** che fai. Parla di quello e fai quello, lasciami perdere”. Ha poi continuato: “Ci hai messo cinque mesi a scrivere sta cacata, una mezza rima. La guerra è il tuo habitat? Il tuo habitat è il tuo cellulare, i tuoi amici borghesi coi soldi, le ragazze. Strada cosa? Falla finita. Sei riuscito a fare un insulto classista, sei un uomo di mer**. Fammi riprendere dalla febbre e poi vediamo se c’è qualche beat”.

Al di là degli insulti a mezzo social che lasciano il tempo che trovano, quest’ultima frase in particolare ha destato in noi una curiosità: si è ufficialmente aperta una nuova stagione di dissing? Del resto, stiamo pur sempre parlando di due pilastri del genere, genere di cui anche il diss è parte integrante e fondamentale. Se da questa discussione nasceranno barre di alto livello a cui sia Luchè che Inoki ci hanno abituati negli anni non possiamo che sperare che prendano in mano il mic. Noi siamo tutt’orecchi.