Interviste

Esce l’EP d’esordio “Trust Your Gut” di Ties (prodotto da Zibba)

È uscito oggi “Trust Your Gut”, l’EP d’esordio di Ties: quattro pezzi (più bonus track) fra soul e pop acustico prodotti dall’ottimo Zibba. Insieme all’EP esce il videoclip del singolo “End of July”, che vi presentiamo in anteprima

Autore Billboard IT
  • Il18 Maggio 2018
Esce l’EP d’esordio “Trust Your Gut” di Ties (prodotto da Zibba)

Trust Your Gut di Ties

È uscito oggi Trust Your Gut, l’EP d’esordio della cantautrice pugliese Ties: quattro pezzi (più una versione live in studio del brano Morning con quartetto d’archi come bonus track), nati fra il sud Italia, la Liguria e Bruxelles e prodotti dall’ottimo Zibba, che si muovono elegantemente fra soul, trip hop e pop acustico. Insieme all’EP esce il videoclip del singolo End of July, diretto da Megan Stancarelli, che vi presentiamo qui in anteprima.

«Si chiama End of July, anche se può essere un preciso giorno, purché sia importante. E ora è di tutti», spiega Ties a proposito del singolo. Trust Your Gut (scorri fino in fondo per ascoltarlo) è la nuova opera della neonata etichetta Platonica che darà luce ad altre uscite discografiche durante tutto il 2018. Ci siamo fatti raccontare dalla sua autrice la genesi di questo interessante esordio discografico.


Guarda il video di End of July in anteprima



Perché Ties?

Ties è un disco. Ties e Trees, sono due dischi che non mi hanno cambiato la vita, ma mi hanno aiutato a viverla. Ad andare avanti. A respirare. A sorridere. “Ties” significa nodi. Ma anche legami, come quelli che si creano tra le persone, come quelli che crea la musica. Ho cercato un nome in tanti dischi e l’ho trovato in quello di Echopark. Quando ho ascoltato Oceans mi sono sentita in elettricità: lì ho capito che volevo fare quello, volevo trasmettere quel tipo di emozioni e da quel momento ho iniziato a pensare che Ties sarebbe stato un bel nome.


Perché Platonica? Come hai conosciuto Zibba?

Ho conosciuto Zibba nel 2014 durante il suo tour post-Sanremo. Ero a Modena in quel periodo, lui faceva tappa allo STOFF|OFF e cercavano qualcuno per il merchandising. Mandai una mail per propormi e mi risposero di sì. Andai un paio d’ore prima del concerto: presentazioni, chiacchiere, social vari, ma non gli dissi che anch’io cantavo e scrivevo. Dopo tre anni, probabilmente mentre scrollava Instagram in un caldo pomeriggio afoso, gli appare un mini video e mi riscopre cantautrice. Da quel momento ad oggi il tempo è volato. Abbiamo iniziato a lavorare, ho conosciuto una bella squadra ed è nata Platonica.

Com’è nato il video?

Il video è diretto da Megan Stancanelli. Ho lasciato carta bianca chiedendo di non comparire. E come si può vedere mi hanno preso alla lettera. È stato girato a Milano, alcune riprese sono state fatte nel Ristorante Bottega Romana (che ringrazio e consiglio!).


Hai qualche aneddoto particolare da raccontare sulla registrazione dell’EP?

Delle registrazioni ricordo che sono durate poco e che ho pianto. Ma non l’ho detto, quindi è molto probabile che ci siano alcuni punti in cui canto e piango e altri in cui canto e basta.

Gioie e dolori di questo lavoro?

Quando uno è felice è occupato a viverla, quella felicità. Invece il dolore è un sentimento talmente ingombrante da vivere, che pur di cercare di sostenerlo in qualche modo allora lo butti fuori in qualche modo. Magari scrivendo canzoni. Perché quelli sono sentimenti da buttare fuori, mentre la felicità ti esplode dentro. Questo disco nasce da dolori e inadeguatezze, ma trovo che in ogni canzone ci sia la via d’uscita da questo male.


Si tratta di un concept EP?

Non è stato pensato come concept, ma guardandolo ora da lontano io un filo conduttore lo trovo, ma forse sono di parte!

Dietro ogni disco c’è una storia e un destinatario. Quale il tuo?

Dedico questo lavoro ai miei nonni. Sono cresciuta con loro, mi hanno insegnato la vita e ispirato.


Che cosa significa per te emozionare?

Ho iniziato a fare musica di nascosto. Ho imparato a fare i primi accordi alla chitarra di nascosto, poi a scrivere di nascosto. Fidandomi di quello che sentivo. E ora esco un attimo dal nascondiglio, giusto il tempo di urlare :”Trust your gut”! Fidatevi di quello che sentite e credete in voi stessi, non fate il mio stesso errore.

Ascolta Trust Your Gut in streaming

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