Rock

Zucchero: l’ambasciatore del blues italiano compie 70 anni

Il cantautore emiliano, nato a Roncocesi il 25 settembre del 1955, ha aperto una via italiana a un genere da sempre afroamericano, collaborando con i più grandi artisti del mondo

  • Il25 Settembre 2025
Zucchero: l’ambasciatore del blues italiano compie 70 anni

 «Ha una voce sexy come un whisky invecchiato in una botte di quercia. Ha i capelli da leone e un’anima da poeta». Così Bono Vox ha descritto Zucchero Fornaciari, uno dei nostri cantautori più internazionali, che oggi (25 settembre) festeggia il compleanno: “Sugar” spegne 70 candeline.

La passione per il blues

Se c’è un merito che viene universalmente riconosciuto a Zucchero, soprannome attribuitogli dalla maestra alle elementari, è quello di aver “sdoganato” anche in Italia un genere musicale affascinante e poco commerciale come il blues. Il cantautore emiliano, a partire dall’album Rispetto del 1986, ha aperto una via italiana a un genere da sempre afroamericano, all’inizio ispirandosi apertamente al suo idolo giovanile Joe Cocker (pensiamo alla trascinante Con le Mani), poi trovando sempre più un suo stile personale e riconoscibile. “In blues we trust”, cioè “noi crediamo nel blues”, è una frase che il cantautore ripete come un mantra nei suoi concerti, sottolineando così il suo rapporto indissolubile con la “musica del diavolo”.

La fiamma ardente del blues è tenuta saldamente in vita, da quarant’anni, da questo singolare Dioniso emiliano, un po’ peccatore, un po’ predicatore. Migliaia di chilometri separano il Delta del Mississippi, dove è nata questa musica per alleviare le fatiche della raccolta nei campi di cotone, da Roncocesi, un paesino in provincia di Reggio Emilia dove è nato Fornaciari il 25 settembre del 1955. Il cantautore emiliano è riuscito ad accorciare queste enormi distanze grazie alla sua voce roca e passionale, al suo gusto melodico che ne addolcisce le asprezze e alla forza e all’irriverenza dei suoi testi.

Zucchero - compleanno - 70 anni - foto di Daniele Barraco
Foto di Daniele Barraco

Fra carne e spirito

«Sono cresciuto tra due mondi contrapposti: la sede del PCI e la chiesa dove suonavo l’organo», ha sottolineato Zucchero. Dalla tensione tra carne e spirito, tra irriverenza e introspezione, tra ironia e consapevolezza trae linfa la sua poetica. Dopo le difficoltà degli esordi, Zucchero, grazie anche al clamoroso successo degli album Blue’s e Oro, Incenso e Birra, si è esibito nei più importanti festival internazionali e ha collaborato con i più grandi artisti al mondo. Chi altri, infatti, può vantare duetti con Miles Davis, Eric Clapton, Bono Vox, Sting, Mark Knopfler, Luciano Pavarotti, Queen, B.B. King e Tom Jones, fra gli altri? Oltre ad essere il primo artista occidentale a essersi esibito al Cremlino dopo la caduta del muro, Zucchero è anche l’unico artista italiano ad aver partecipato al Festival di Woodstock nel 1994, al Freddie Mercury Tribute nel 1992 e a tutti gli eventi per Nelson Mandela.

Invece che adagiarsi sugli allori e su un canzoniere che pochi artisti in Italia possono vantare, Zucchero si è sempre reinventato, album dopo album, continuando a sfornare dischi di grande interesse. Pensiamo al sound ambizioso e internazionale di Black Cat del 2016 e alla riuscita amalgama tra strumenti organici e cassa digitale in D.O.C. del 2019.

Zucchero - compleanno - 70 anni - foto di Luigi Rizzo
Foto di Luigi Rizzo

Zucchero festeggia il compleanno in concerto all’Arena di Verona

Stasera Zucchero festeggerà il suo compleanno in un luogo magico come l’Arena di Verona, che per lui è ormai una seconda casa, nel settimo dei dodici show che terrà nel tempio della lirica quest’anno. Con oltre 660mila spettatori arrivati da ogni angolo del pianeta per i suoi 60 show tenuti ad oggi nell’anfiteatro veronese, detiene il primato di ventidue serate in un solo anno solare (da settembre 2016 a settembre 2017) e quello di quattordici concerti consecutivi (tra aprile e maggio 2022).

Rai 3 dedica la prima serata del 25 settembre al docufilm Zucchero – Sugar Fornaciari (Il romanzo della mia vita) di Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano. Il documentario racconta la sua carriera attraverso le sue stesse parole e quelle di amici e colleghi come Bono, Sting, Brian May, Paul Young, Andrea Bocelli, Salmo, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Roberto Baggio, Jack Savoretti, Don Was, Randy Jackson e Corrado Rustici. Un viaggio dell’anima che, grazie a immagini provenienti dagli archivi privati di Zucchero e dal suo “World Wild Tour”, va oltre il ritratto di un musicista di successo, arrivando fin dentro i dubbi e le fragilità dell’uomo.

Un altro appuntamento da non perdere per i fan sarà il suo primo concerto al prestigioso Umbria Jazz. La voce inconfondibile di Zucchero, il suo repertorio ricco di brani che emozionano e fanno scatenare, la sua band straordinaria, composta da grandissimi professionisti internazionali, saranno protagonisti, l’11 giugno del 2026, dello show all’Arena Santa Giuliana di Perugia.

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