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Firmato accordo con le major sulla remunerazione annua supplementare degli artisti

FIMI e le società di collecting ITSRIGHT e NuovoImaie hanno annunciato la chiusura del deal con le divisioni italiane di Sony Music, Universal Music e Warner Music

Autore Billboard IT
  • Il29 Novembre 2023
Firmato accordo con le major sulla remunerazione annua supplementare degli artisti

Foto di Cytonn Photography / Unsplash

ITSRIGHT (società di collecting di diritti connessi) e NuovoImaie (società di collecting degli artisti), insieme a FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) annunciano la firma di un accordo con le divisioni italiane di Sony Music, Universal Music e Warner Music sulla remunerazione annua supplementare (RAS).

Cos’è la remunerazione annua supplementare per gli artisti

La RAS è un diritto al compenso che la legge sul diritto d’autore riconosce sui repertori pubblicati dal 1963, in favore di quegli artisti che non abbiano stipulato con le case discografiche un contratto che preveda una remunerazione ricorrente (ovvero a percentuale o compartecipazione). Si tratta di una misura a tutela degli artisti, gestita dalle collecting che li rappresentano e introdotta dalla direttiva europea che ha esteso a 70 anni la durata della protezione dei fonogrammi.

Le parti sono state assistite dagli avvocati Silvia Monti (LCA Studio Legale) per ITSRIGHT, Andrea Micciché per NuovoImaie, Gianpietro Quiriconi e Paolo Binaschi (Studio legale Quiriconi) per Universal Music e Federico Ferrara e Alessandra Corigliano (Osborne Clarke) per Sony Music.

Le dichiarazioni

“Siamo molto soddisfatti di questo risultato, frutto di un’impegnativa trattativa con le major”, commenta Gianluigi Chiodaroli, presidente di ITSRIGHT. “Siamo certi che questi primi accordi apriranno ora la strada a nuove intese con tutti gli altri produttori discografici. Il nostro obiettivo è stato quello di offrire un servizio che, da un lato, semplificherà il lavoro ai discografici nel pagamento di questi proventi. Dall’altro, ne assicurerà finalmente l’incasso in favore di un’ampia platea di artisti. Il tutto nell’ambito di un quadro di regole chiare e di immediata applicazione”.

Aggiunge Andrea Miccichè, presidente di NuovoImaie: “Ci auguriamo che questo sia il primo di una serie di accordi che anche le altre case discografiche vorranno sottoscrivere. Sono certo che adesso si sbloccheranno i compensi spettanti agli artisti del passato e ai loro eredi che finalmente potranno beneficiarne. Con questo accordo il nostro paese è in linea con quanto accade nei principali paesi dell’Unione Europea”.

“L’accordo raggiunto tra le principali società di gestione collettiva degli artisti interpreti ed esecutori e le principali imprese discografiche del Paese consentirà di versare le somme accantonate dalle imprese sulla base della normativa europea favorendo allo stesso tempo un sempre maggiore utilizzo dei cataloghi di importanti artisti italiani che hanno fatto la storia della musica”. È il commento di Enzo Mazza, CEO di FIMI.

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