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Festival di Sanremo, il sindaco Biancheri e il governatore Toti replicano alle critiche

Nell’edizione locale del quotidiano La Stampa, il primo cittadino ha difeso il proprio comune, minacciando anche provvedimenti legali. Il governatore Toti non esclude una location alternativa al Teatro Ariston

Autore Billboard IT
  • Il21 Febbraio 2024
Festival di Sanremo, il sindaco Biancheri e il governatore Toti replicano alle critiche

Foto di Maria Laura Antonelli

Le parole pronunciate ieri durante la trasmissione radiofonica Non Stop News di RTL 102.5 dal CEO di FIMI Enzo Mazza, hanno provocato un piccolo polverone, come prevedibile. Le critiche all’organizzazione del Festival di Sanremo, considerata «inadeguata per ospitare più di 30 artisti», hanno provocato le repliche del sindaco della città Alberto Biancheri e del governatore della Liguria Giovanni Toti, entrambe affidate all’edizione locale del quotidiano La Stampa.

«Nel 2015, quando ho iniziato a occuparmene come sindaco, c’era molta difficoltà nel vedere gli artisti in città: oggi tutto questo è superato. Abbiamo davvero vissuto un Festival ‘diffuso’. E’ stato fatto qualcosa di fantastico, insieme a Rai, Rai Pubblicità e Amadeus, e secondo me questa filosofia, visto il risultato, difficilmente potrà essere cambiata» ha dichiarato il sindaco uscente Biancheri.

Il primo cittadino ha anche sottolineato come non sia mai arrivata alcuna richiesta di spostare la location del Festival di Sanremo: «Se per la Rai o il nuovo direttore artistico tornerà centrale il tema del Palafestival, la nuova amministrazione comunale sarà pronta a discuterne. […] Per quanto riguarda però gli attacchi e le offese gratuite rivolte alla città, ai suoi cittadini, ai suoi commercianti, ai suoi imprenditori e alle istituzioni – circoscritte ma spiacevoli – il nostro ufficio legale sta valutando azioni a difesa del buon nome e dell’immagine della città».

Festival di Sanremo, le critiche all’Ariston e il Palafestival

Tra le critiche principali mosse al Festival di Sanremo c’è quella relativa al Teatro Ariston. «La città di Sanremo prende 5 milioni all’anno dalla Rai per una convenzione, non si sa dove vadano a finire perché ristrutturazioni della città non ci sono, il nuovo palazzetto per gli eventi non c’è» aveva detto ieri Mazza.

Il governatore della Liguria Giovanni Toti, sempre sulle colonne de La Stampa, non ha escluso l’ipotesi di un cambio location, ribadendo però che il Festival rimarrà a Sanremo. «Io personalmente tifo per la sede attuale, perché mi sono chiesto se in un Palazzetto moderno ci sarebbe lo stesso fascino e la stessa aria che si respira in un posto come l’Ariston. Allo stesso tempo, comprendo le esigenze di chi pensa a una struttura moderna. È opportuno ragionarci, dibatterne. E sarà un argomento di riflessione anche per il futuro sindaco».

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