Tutta la forza di Elodie: «Dentro di me c’è una bambina che non è ancora cresciuta»
La cantante torna sul palco dell’Ariston con “Due”. E presenta anche la sua docu-serie su Amazon e il suo nuovo album in uscita il 10 febbraio. Ma soprattutto parla con sincerità di disagio, ferite e fragilità
Non tutte le conferenza stampa prima di Sanremo sono uguali. Se molte risultano noiose non è nemmeno colpa degli artisti, sottoposti al tour de force della promozione, a cui tocca rispondere a domande tutte simili. E poi ci sono incontri stampa come quello con Elodie, dove lei parla ovviamente dei punti fermi della sua promozione ma riesce anche a far emergere tutta la sua particolarità e la sua fragilità.
«Si vede che ho una qualche forma di disagio, un punto debole, una ferita. Da come mi muovo o parlo. Ci sto lavorando da anni ma la strada è ancora lunga, non ho certo finito», racconta lei a un certo punto. Una giornalista si stupisce, o finge di stupirsi: “Ma come, sono anni che risulti perfetta”. «Eh. Se fossi risolta non sbotterei se uno mi offende. Chi si arrabbia – e io lo faccio – sente di dover difendere con le unghie una sua debolezza».
È tutta qui la forza di Elodie e non è affatto poco. E continua con le frasi che lasciano senza parole. «Dentro di me c’è una bambina che non è cresciuta, è evidente».
La cantante sta per portare in gara al festival di Sanremo Due. Il 10 febbraio uscirà il suo nuovo album OK. Respira. Il 20 febbraio esordirà la sua docu-serie su Amazon Prime, Sento ancora la vertigine. E il 12 maggio terrà il suo primo concerto al Forum di Assago. Non certo poca cosa. Di sicuro Elodie Di Patrizi, classe 1990, pare parecchio cresciuta dall’esordio ad Amici nel 2015. In tutto questo rimane sempre la curiosità di capire a chi siano dedicati i suoi brani, se all’attuale fidanzato Andrea Iannone o al suo ex più famoso, Marracash.
“Ogni volta che ho fatto Sanremo è successo qualcosa. Poi è arrivata la partecipazione sul carro al Gay Pride a Roma, la notte della Taranta, e così via. È sempre stata una svolta”, racconta lei nella prima puntata di Sento ancora la vertigine. Dove si vedono Federica Abbate (l’autrice del suo pezzo con Katoo e Jacopo Ettorre), i suoi manager, Jacopo Pesce e Max Brigante, le persone che gravitano intorno a lei, sua nonna. Carlo Verdone che va a trovarla in camerino e si fa un selfie.
Elodie e Due a Sanremo
A Sanremo, Elodie torna a due anni di distanza dall’acclamato medley di suoi pezzi. Un benchmark importante per lei. «Questo pezzo è amore e odio. Me ne sono innamorata al primo ascolto e mi sono resa conto che in quel momento stavo vivendo un periodo molto simile nella mia vita. Sentivo che era una hit». Però c’è un però. «Ma non riuscivo a cantarla e mi ha fatto arrabbiare con me stessa. D’altronde la mia voce è ruvida perché rispecchia anche quello che ho vissuto. Il pezzo parla di una relazione finita. Male. Mi ha aiutato a comprendere meglio quanto era accaduto. Si focalizza sul fatto che le cose sono molto diverse se vissute dall’interno o se sono viste da fuori».
Elodie e l’album Ok. Respira
Anche tutto l’album è servito a far riflettere Elodie e a far emergere la sua visione. «E non è affatto semplice per un interprete. Ci ho lavorato due anni insieme a Dardust, Elisa, Federica Abbate. Ho voluto che emergessero le mie due anime. Una più dance con i pezzi con la cassa in 4. L’altra più intima. Comunque è il disco più a fuoco che abbia pubblicato finora».
Qualcuno le chiede esplicitamente se il pezzo Apocalisse sia dedicato a Marracash. «Lo è. È stato una relazione complessa e questo disco mi ha aiutata a comprenderla».
Adesso che titolo daresti alla storia che stai vivendo? Le chiede qualcun altro. «Non so. So che sono serena. Ho capito cosa non voglio. Cioè non desidero difendermi in casa. Voglio sempre rispetto».
I brani dance ricordano un po’ il mood dell’ultimo album di Beyoncé, Renaissance: quanto è stata di ispirazione? «Lo è sempre stata ma non in particolare per il suo ultimo lavoro. Allora Confessions on a Dance Floor di Madonnaè stata più una reference. Il pop in generale mi ha salvato la vita».
La svolta di Amici
Oltre al festival di Sanremo quali altri punti possono essere stati di svolta? «Amici. Senza quel programma non sarebbe successo niente. E vedo difficile che possa accadere qualcosa per una interprete senza un talent oggi in Italia. Non è stato facile partecipare neppure lì. Io nasco come sfacciata ma sono anche molto timida».
La cover di American Woman con BigMama
Sul palco dell’Ariston Elodie salirà con BigMama, all’anagrafe Marianna Mammone di Avellino, per la cover di American Woman.
«Io e lei, abbiamo delle storie solo in apparenza diverse. Innanzitutto lei ha 22 anni e io 32 ma abbiamo la stessa faccia come il culo. Vogliamo dare un’idea di empowerment femminile grazie a un pezzo di rock. Poi lei aggiungerà anche delle barre in italiano».
Elodie e un album scritto da lei
Dopo il film Ti mangio il cuore dove Elodie ha dato un’ottima prova di recitazione, si butta lì l’idea che lei possa anche scrivere tutti i testi di un album ipotetico in futuro. «Mi viene paura solo a dirlo. Forse un giorno ci arriverò ma non è ancora il momento».
A chi le chiede come vorrebbe mostrarsi in futuro risponde: «Sono una donna fragile, orgogliosa delle mie fragilità. Spero di non essere una come tante». Quello no, è sicuro.