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Addio Ernesto Assante: il ricordo di colleghi e artisti

Ieri sera (lunedì 26 febbraio) si è spento prematuramente lo storico giornalista e critico. Una perdita enorme per il giornalismo musicale italiano

Autore Billboard IT
  • Il27 Febbraio 2024
Addio Ernesto Assante: il ricordo di colleghi e artisti

Nella serata di ieri (lunedì 26 febbraio) il mondo della musica italiana è stato scosso da un lutto improvviso. Ernesto Assante, storico giornalista e critico musicale, è morto all’età di 66 anni. Una perdita enorme per il giornalismo musicale italiano.

Napoletano, classe 1958, aveva oltre 45 anni di carriera nel giornalismo musicale. Storica, in particolare, è la sua collaborazione con Repubblica, cominciata nel 1979, quotidiano di cui era fra le firme di punta per le pagine di musica. Nel corso della sua carriera Assante ha lavorato anche in radio (con numerosi programmi sulle radio Rai e su Radio Capital) e come autore e consulente musicale di programmi televisivi. Negli anni ha scritto numerosi saggi, spesso in tandem con il collega e amico fraterno Gino Castaldo. Gli ultimi pubblicati sono Bruce Springsteen. Il Boss in parole e immagini (2023) e Lucio Battisti (2023).

Il ricordo di amici e colleghi

La notizia della morte di Ernesto Assante ha fatto subito il tam tam sui social. Sono numerosi i ricordi affettuosi di amici, colleghi e artisti che l’hanno conosciuto nel corso della sua lunga carriera. Tutti ne lodano le grandi qualità umane e professionali: i modi gentili e affabili, il sorriso sempre in volto, la profonda conoscenza della musica italiana e internazionale.

Ero un pischello quando ti ho incontrato per la prima volta su un servizio”, scrive Andrea Laffranchi, giornalista del Corriere della Sera. “Eravamo stati inviati a Londra per uno showcase dei Travis negli studi BBC a Maida Vale. Le chiacchiere con Fran Healy, la cena a Covent Garden… Da allora ci siamo incrociati mille volte, da Sanremo a Miami a Madrid, e di te mi restano due ricordi: le parole sagge e la flemma in un paio di momenti di tensione collettiva fra colleghi e la memoria di una persona che spuntava sempre dal nulla con leggerezza e con il sorriso”.

Il discografico Stefano Senardi dice: “Ho perso una parte di me. Ma so che ci rimarrà vicino con la sua dolcezza, la sua intelligenza e generosità, il suo sfrenato entusiasmo di fare. Ernesto fai un buon viaggio e noi cercheremo di stare come avrebbe fatto piacere anche a te”.

Le reazioni degli artisti alla morte di Ernesto Assante

Non sono mancate le reazioni degli artisti. Fra le più toccanti, quella di Diodato: “È stato il primo grande giornalista a credere in me, più di dieci anni fa, quando mi invitò nel suo Music Corner. Me la ricordo l’emozione che provai e quella sensazione di qualcosa che si solidificava dentro, una piccola certezza in più. Da allora ci siamo visti tante volte, tante chiacchierate mai banali, sempre la sensazione di avere davanti o dall’altra parte del telefono qualcuno che ci tenesse davvero. Gli ho voluto bene dal primo giorno e il dolore che sento stasera sembra volermelo ricordare per sempre. Ernesto, spero sia iniziato un bellissimo viaggio in un universo pieno di musica meravigliosa, come il tuo sorriso”.

Cesare Cremonini scrive: “‘di Ernesto Assante’. In queste tre parole c’è tutta la forza di un professionista. Ernesto è stato un esempio, un riferimento nel mondo del giornalismo musicale e non solo. Era un orgoglio essere raccontati, intervistati o citati da lui, tra le firme sopravvissute al viaggio senza ritorno dalla carta al web. Sembra scontato ma non lo è che, scrivendo di musica, Ernesto fosse una voce capace di modellare ancora il presente”.

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