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SIAE, Meta risponde: «Volevano il 310% in più del precedente accordo»

Si è svolta oggi in un’audizione alla Camera in cui è stata riportata la versione dell’azienda americana: «Con richieste simili, l’opzione della trattativa è impossibile»

Autore Billboard IT
  • Il30 Marzo 2023
SIAE, Meta risponde: «Volevano il 310% in più del precedente accordo»

Ph. Jon Tyson / Unsplash

La ragione dietro alla rottura tra SIAE e Meta sul rinnovo delle licenze d’uso sarebbe di natura prettamente economica. Lo ha dichiarato Angelo Mazzetti, responsabile affari istituzionali di Meta, durante un’udienza alla Camera tenutasi questa mattina. Nel corso del suo intervento, Mazzetti ha anche sostenuto che la decisione di interrompere le trattative non sia stata unilaterale da parte di Meta.

Le trattative per il rinnovo dell’accordo, scaduto il 15 dicembre 2022, sono iniziate già nell’agosto dello stesso anno. Il tempo non ha comunque permesso alle due parti di giungere ad un accordo dato «l’importo richiesto da SIAE, che inizialmente è stato di quattro volte superiore all’importo concordato fino al 2022. Senza fornire alcuna motivazione, mentre i diritti di licenza erano sostanzialmente di gli stessi».

Il rappresentante di Meta ha poi spiegato come l’azienda abbia «fatto il possibile per mantenere viva la negoziazione, presentando un’offerta significativamente più alta della royalty concordata con SIAE fino a dicembre 2022. Abbiamo progressivamente aumentato la nostra offerta cercando di andare incontro alle richieste di SIAE. Tuttavia quest’ultima si è rifiutata di accettare qualsiasi offerta inferiore a un aumento del 310%». Da qui la chiusura senza successo della trattativa. Infatti l’azienda di Zuckerberg «non è disposta a chiudere accordi irragionevoli da un punto di vista economico e di mercato».

Quanto alle ragioni che hanno portato alla rimozione del catalogo SIAE dalle library di Meta, Mazzetti ha specificato che «l’assenza della musica è dovuta al rifiuto di SIAE di accettare una proroga dell’accordo precedente per continuare le negoziazioni. Non potevamo tollerare l’utilizzo del repertorio SIAE senza una licenza in essere, quindi senza il consenso e la remunerazione degli autori. Abbiamo disabilitato le musiche del repertorio SIAE proprio per tutelare i diritti degli artisti in tutta Italia».

In conclusione, ha poi sottolineato come il rispetto della proprietà intellettuale degli autori sia una priorità di Meta. «Abbiamo accordi con tutti i principali titolari di diritti in Italia e all’estero (risale solo a ieri l’annuncio dell’accordo tra Meta e RTI-Mediaset contro la pirateria online, ndr). Abbiamo rinnovato tutti questi accordi dopo l’entrata in vigore della direttiva copyright. Se abbiamo rimosso il catalogo SIAE è proprio per rispetto della proprietà intellettuale».

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