Gli AC/DC sono una delle band più influenti e iconiche nella storia del rock. Fondata nel 1973 a Sydney, Australia, dai fratelli Malcolm e Angus Young, la band ha dominato la scena musicale mondiale per decenni, diventando sinonimo di energia, riff potenti e uno stile senza compromessi. Con la loro miscela unica di hard rock, blues e rock’n’roll classico, gli AC/DC hanno scritto la storia del rock, ispirando generazioni di fan e musicisti.
Gli inizi
La band nasce da un’idea di Malcolm Young, che, insieme al fratello Angus, decide di formare una band che avrebbe rappresentato la potenza e l’intensità del rock. Il nome AC/DC, ispirato dall’acronimo che in inglese indica la corrente alternata/continua (in riferimento alla sua energia e potenza), diventa immediatamente leggendario.
Dopo vari cambi di formazione, nel 1975 gli AC/DC trovano la loro formazione definitiva con Bon Scott alla voce, Malcolm Young alla chitarra ritmica, Angus Young alla chitarra solista, Phil Rudd alla batteria e Mark Evans al basso. È con questa formazione che la band inizia a guadagnare popolarità in Australia, con l’uscita del loro primo album, High Voltage, nel 1975. Il disco contiene brani come T.N.T. e It’s a Long Way to the Top (If You Wanna Rock ‘n’ Roll), che catturano l’essenza di ciò che gli AC/DC stavano per diventare: una band che non conosceva limiti, con un sound grezzo, diretto e potente.
Il successo internazionale con Highway to Hell
Nel 1979 gli AC/DC pubblicano Highway to Hell, il loro sesto album in studio, che segna un punto di svolta nella loro carriera. Il disco, che diventa il più grande successo commerciale della band fino a quel momento, è considerato uno dei dischi più importanti nella storia del rock. Highway to Hell, con la sua energia e la voce inconfondibile di Bon Scott, che racconta storie di vita, di ribellione e di festa, contiene brani leggendari come Girls Got Rhythm, Touch Too Much e la stessa title track. Questo album segna anche l’ultimo lavoro con Bon Scott, che muore nel 1980 a causa di un’intossicazione alcolica, lasciando un vuoto profondo nei cuori dei fan.
L’arrivo di Brian Johnson
La morte di Bon Scott poteva segnare la fine per molte band, ma per gli AC/DC è solo l’inizio di una nuova era. Nel 1980 la band recluta Brian Johnson come nuovo cantante, e con lui pubblica uno degli album più iconici della storia del rock: Back in Black. Questo album si rivela un successone mondiale, con tracce memorabili come la title track Back in Black, You Shook Me All Night Long e Hells Bells. Back in Black diventa uno degli album più venduti di tutti i tempi, consolidando gli AC/DC come una delle band più grandi del mondo.
Il sound della band rimane lo stesso: riff potenti, batterie incessanti e la voce graffiante di Brian Johnson che si fonde perfettamente con le chitarre di Malcolm e Angus Young. Back in Black non solo segna un enorme successo commerciale, ma rappresenta anche un tributo a Bon Scott, un modo per gli AC/DC di continuare a fare ciò che amavano di più: suonare rock’n’roll puro e senza fronzoli.
La leggenda continua
Negli anni successivi, gli AC/DC continuano a pubblicare album di successo come For Those About to Rock (We Salute You) (1981), Flick of the Switch (1983), e The Razors Edge (1990), quest’ultimo contenente il celebre brano Thunderstruck, che diventa uno degli inni più amati della band.
La loro carriera si distingue per la costante presenza nelle classifiche internazionali e per il loro inconfondibile suono. Nonostante alcuni cambiamenti nella formazione nel corso degli anni, la band riesce a mantenere intatta la sua essenza, continuando a esibirsi nei più grandi stadi e palchi di tutto il mondo.
Rock or Bust e l’addio di Malcolm Young
Nel 2014 gli AC/DC pubblicano Rock or Bust. Tuttavia l’album è segnato dalla salute in declino di Malcolm Young, che si ritira dalla band a causa di problemi legati alla demenza. La band continua a fare tour e pubblicare musica, ma nel 2016 arriva la notizia della morte di Malcolm Young, uno dei fondatori e pilastri del suono degli AC/DC. La sua morte segna la fine di un’era per la band.