Nati nel 2002 dalle ceneri delle Sacre Scuole, i Club Dogo sono uno dei gruppi che hanno scritto la storia del rap italiano. Infatti, il trio composto da Guè, Jake La Furia e Don Joe ha lasciato un’impronta indelebile nel genere, influenzando in modo massiccio tutte le generazioni successive di rapper, di Milano e non. In un periodo in cui il rap era più che altro relegato all’ambiente dei centri sociali, i Club Dogo portano all’interno di esso nuovi temi (pur mantenendo sempre una componente politica, anche se non troppo esplicita), un nuovo lifestyle e un nuovo linguaggio.
L’esordio deflagrante con Mi Fist
L’esordio deflagrante avviene nel 2003 con Mi Fist, un disco totalmente indipendente e autoprodotto considerato tra i capisaldi dell’hip hop italiano, che vede ancora la collaborazione di Dargen D’Amico – già membro delle Sacre Scuole insieme a Guè e Jake La Furia – nel vertiginoso extrabeat di Tana 2000. Da quel momento in poi, la carriera dei Club Dogo è in continua ascesa e la produzione è fitta, così come l’esperienza live che i tre maturano tra il 2003 e il 2005: il secondo album, Penna Capitale – considerato da pubblico e critica il progetto più completo e riuscito del trio milanese – esce nel 2006, in cui Don Joe è affiancato alla produzione da nomi importantissimi per il rap italiano, tra cui Shablo, DJ Shocca e Deda.
I primi successi in classifica
I primi successi in classifica arrivano però nel 2007 con Vile Denaro, disco che contiene uno dei veri classici dell’hip hop italiano, Puro Bogotà (con la partecipazione di Marracash e Vincenzo da Via Anfossi, membri storici della Dogo Gang), accompagnato da un iconico videoclip completamente autoprodotto tra Milano e Budapest.
Nel 2009 è il turno di Dogocrazia, che vanta la presenza di uno dei pilastri dell’hip hop d’oltreoceano come Kool G Rap. Il disco consacra i Club Dogo come uno dei gruppi di maggior successo del rap italiano. Il 2010 è l’anno di Che bello essere noi, con cui il trio entra prepotentemente nel mercato mainstream senza abbandonare le rime, debuttando al secondo posto della classifica degli album più venduti.
Dal 2011 in poi, pur mantenendo intatto il gruppo, Guè, Jake La Furia e Don Joe iniziano a dedicarsi ai propri progetti solisti, rispettivamente con Il Ragazzo d’oro, un singolo in collaborazione con Ensi e il joint album con Shablo, Thori & Rocce. Il 2012 è l’anno di Noi siamo il club, seguito da Non siamo più quelli di Mi Fist nel 2014, ultimo progetto dei Club Dogo prima dello scioglimento.
La reunion nel 2023
Nonostante i tre avessero più volte considerato improbabile un ritorno del gruppo e smentito le voci che li volessero di nuovo assieme, ma nel 2023 succede l’inaspettato: i Club Dogo annunciano l’attesissima reunion, accolta con entusiasmo da fan e artisti. Dopo l’annuncio delle 10 date al Forum di Assago (tutte sold out) previste per il 2024, Guè, Jake La Furia e Don Joe svelano l’arrivo di un nuovo album che uscirà nello stesso anno.