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I Club Dogo sono tornati per davvero

Ieri sera su Instagram è spuntato un profilo verificato a nome del trio, per Milano sono comparsi volantini e bandiere con l’iconico cerbero e la scritta “Club Dogo is for the People” e ora arriva un video ufficiale. La reunion di Guè, Jake La Furia e Don Joe è qui

Autore Greta Valicenti
  • Il20 Ottobre 2023
I Club Dogo sono tornati per davvero

Club Dogo, la copertina di Vile Denaro

Un video con Claudio Santamaria, Beppe Sala, un cerbero che si illumina nel cielo di Milano e i ragazzi di quartiere che guardano ad esso come una cometa. Non stiamo piangendo, ci è solo entrato il teaser della reunion dei Club Dogo in un occhio. Ebbene sì, è tutto vero: nel 2024 Guè, Jake La Furia e Don Joe riuniranno il gruppo più iconico del rap italiano e questa è già la notizia più importante dell’anno che verrà. Ma andiamo con ordine.

I primi indizi sulla reunion dei Club Dogo

Tutto è iniziato qualche settimana fa, quando Emi Lo Zio, storico membro della Dogo Gang, aveva disseminato degli indizi a dir poco sibillini sul suo profilo Instagram. Una foto storica insieme a Guè, Jake la Furia e Don Joe e una dell’iconico cerbero. Il tutto corredato da una frase che ha riacceso le speranze nei nostri cuori: “Non succede, ma se succede?”. E alla fine è successo.

l profilo verificato, le bandiere e i volantini col cerbero

Qualche ora fa, infatti, su Instagram è spuntato un nuovo profilo verificato a nome Club Dogo, seguito proprio dai tre diretti interessati (e da altre 163mila persone, per ora), e poco dopo a Milano sono comparse delle bandiere nere raffiguranti il cerbero e scritta “Club Dogo is for the People” (chi non ha colto il riferimento a Per la gente vada a fare un ripassino prima di subito). Ma non solo. Stamattina davanti all’Università Bocconi sono stati distribuiti dei volantini uguali alle bandiere, che nel frattempo si sono diffuse a macchia d’olio in tutta la città.

Per i Club Dogo la reunion sarà una sfida all’operazione nostalgia?

Se le reunion sono un terreno quasi sempre scivoloso, il cui risultato positivo non è mai così scontato, quella dei Club Dogo ha invece tutte le carte in regola per essere un successo enorme. Dati all mano, infatti, nonostante lo scioglimento del gruppo, sia Guè che Jake che Don Joe hanno avuto delle brillanti carriere soliste, piazzando album su album in classifica. Se Don Joe non ha perso il suo tocco di Mida alla produzione, allo stesso modo Guè e Jake restano dei fuoriclasse della rima, pur essendosi prestati più volte al pop.

Tuttavia, esiste un innegabile rischio nei ritorni, soprattutto di chi negli anni che furono godeva di grande fama. Ossia che si rivelino delle operazioni nostalgia, con remix e rifacimenti non impattanti come gli originali, facendone perdere la magia. Ora, dunque, è proprio in questo campo che per i Club Dogo si giocherà la partita più importante, quella che tutti attendono impazienti. Riconfermarsi come tra i pionieri del genere e rievocare le sensazioni e le emozioni dei primi anni dei 2000, una golden age di cui tutti noi che l’abbiamo vissuta sentiamo certamente la mancanza e di cui chi non c’era potrà avere un assaggio, senza però cadere nella trappola del posticcio.

Del resto, i Club Dogo stessi ce lo avevano detto poco prima di separarsi e prendere ciascuno la propria strada: non sono più quelli di Mi Fist, e forse è anche giusto così. Allora non ci resta che scoprire quello che sono ora, a vent’anni di distanza dai gloriosi esordi, ma siamo piuttosto certi che le nostre aspettative non verranno disattese.

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