Mark Ronson

Mark Ronson è uno dei produttori musicali, DJ e musicisti più influenti del nuovo millennio, capace di fondere funk, soul, hip hop e pop in uno stile unico che ha plasmato le hit globali degli ultimi vent’anni. Nato il 4 settembre 1975 a Londra e cresciuto a New York, è noto tanto per le sue collaborazioni stellari quanto per la sua capacità di reinventarsi rimanendo sempre fedele a un’estetica sonora elegante.

I primi successi

Figlio della scrittrice Ann Dexter-Jones e del manager musicale Laurence Ronson, Mark Ronson cresce in un ambiente culturale cosmopolita. Dopo essersi trasferito negli Stati Uniti da bambino, frequenta la New York University e inizia a farsi notare come DJ nei club di Manhattan. Il suo gusto musicale eclettico e la capacità di mixare classici funk con hip hop contemporaneo lo portano a collaborare con nomi emergenti della scena rap e soul americana.

Nel 2003 pubblica il suo primo album da solista, Here Comes the Fuzz, che include collaborazioni con Nate Dogg, Ghostface Killah e Jack White. Anche se il disco riceve un’accoglienza modesta negli USA, segna l’inizio del suo percorso come produttore di riferimento.

Il successo globale con Amy Winehouse

Il vero punto di svolta arriva nel 2006 con Version, il suo secondo album, dove Ronson rilegge in chiave soul-funk brani pop e rock contemporanei. Il disco diventa un successo nel Regno Unito, ma è l’anno successivo, con la produzione di Back to Black di Amy Winehouse, che il suo nome esplode a livello internazionale. Il suono vintage, ispirato al sound della Motown e della Stax degli anni ’60, unito alla voce unica di Amy Winehouse, crea un capolavoro acclamato da critica e pubblico.

Mark Ronson vince il Grammy come “Producer of the Year” nel 2008, consolidando la sua reputazione di alchimista sonoro capace di fondere vecchio e nuovo in modo irresistibile.

Da Uptown Funk a Lady Gaga

Negli anni successivi, Ronson continua a sfornare successi. Collabora con Bruno Mars per Uptown Funk (2014), uno dei brani più riconoscibili e di maggior successo del decennio. La canzone, con il suo groove anni ’80, resta in vetta alle classifiche mondiali per settimane e si aggiudica diversi premi, tra cui il Grammy come Record of the Year.

Nel 2016 produce diversi brani per l’album Joanne di Lady Gaga, contribuendo a una svolta più intimista e cantautorale della popstar. Due anni dopo, con la colonna sonora del film A Star Is Born, firma insieme a Lady Gaga e altri autori il brano Shallow, che vince l’Oscar come Miglior canzone originale.

Un produttore camaleontico

Ronson ha collaborato con molti artisti diversi, da Adele a Miley Cyrus, da Paul McCartney a Dua Lipa. Il suo stile è riconoscibile ma mai ripetitivo: amante del vinile, del suono analogico e dei fiati soul, ha saputo aggiornare il linguaggio del pop mescolando riferimenti vintage a strutture moderne. Il suo album del 2019, Late Night Feelings, è una raccolta di ballate malinconiche, con featuring femminili (tra cui Lykke Li e Camila Cabello) che esplorano il lato emotivo e introspettivo della musica da club.

Oltre ai suoi dischi e alle collaborazioni, Mark Ronson è diventato un volto riconoscibile anche nei media, grazie a documentari come Watch the Sound (Apple TV, 2021), in cui racconta i segreti del mestiere del produttore.