Steve Aoki

Conosciuto per la sua energia travolgente, i live show spettacolari e una carriera poliedrica che abbraccia musica, imprenditoria e filantropia, Steve Aoki si è affermato come una delle figure più riconoscibili e influenti della scena elettronica mondiale.

Gli inizi

Nato il 30 novembre 1977 a Newport Beach, California, Steve Aoki è figlio di Rocky Aoki, fondatore della catena di ristoranti Benihana. Cresciuto in un ambiente multiculturale e creativo, Steve mostra sin da giovane un forte interesse per la musica. Durante gli anni universitari alla UC Santa Barbara, fonda l’etichetta Dim Mak Records nel 1996, nome ispirato alla leggenda del “tocco della morte” di Bruce Lee.

Inizialmente focalizzata sulla scena hardcore punk e indie rock, la Dim Mak ha lanciato artisti come Bloc Party, The Kills e The Bloody Beetroots, prima di orientarsi definitivamente verso l’elettronica e l’EDM.

L’ascesa nell’EDM e il successo globale

Il grande salto arriva tra la fine degli anni Duemila l’inizio degli anni ’10, quando Steve Aoki comincia a produrre brani elettronici e a collaborare con artisti di fama internazionale. Il suo primo album, Wonderland (2012), è un’esplosione di electro-house, con ospiti come LMFAO, Kid Cudi, Travis Barker e Rivers Cuomo degli Weezer. L’album gli vale anche una nomination ai Grammy Awards.

Negli anni successivi, Steve Aoki diventa una presenza fissa nei principali festival del mondo – dal Tomorrowland all’Ultra Music Festival – e nei club più esclusivi. I suoi show sono diventati celebri per la spettacolarità e l’interazione con il pubblico: tra i suoi marchi di fabbrica, lanci di torte in faccia al pubblico e crowd surfing su gommoni gonfiabili.

Collaborazioni e hit planetarie

Steve Aoki ha collaborato con artisti di ogni genere, tra cui BTS (Waste It on Me), Louis Tomlinson degli One Direction (Just Hold On), Linkin Park (A Light That Never Comes), Daddy Yankee e molti altri. Questa versatilità gli ha permesso di rimanere rilevante anche nel mondo pop, oltre che nell’EDM.

Imprenditore, scrittore e filantropo

La sua etichetta Dim Mak è oggi un brand musicale, di moda e di lifestyle. Nel 2015 ha pubblicato la sua autobiografia, Blue: The Color of Noise, in cui racconta la sua vita tra musica, famiglia e identità personale. Nel 2012 ha lanciato la Steve Aoki Charitable Fund, fondazione che sostiene cause umanitarie, mediche e ambientali. È noto anche per il suo interesse per la scienza, arrivando persino a investire nella ricerca per il rallentamento dell’invecchiamento e la conservazione del cervello.

Un DJ da record

Steve Aoki è stato spesso citato come uno dei DJ più instancabili del mondo. In un solo anno ha fatto oltre trecento show. È anche uno dei DJ più pagati al mondo secondo Forbes, grazie a tour internazionali, merchandising e sponsorizzazioni.