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Andrea Bocelli 30: The Celebration, una festa in famiglia formato kolossal. Il racconto

Il 90% di pubblico straniero (soprattutto americano) era presente mercoledì (e anche nelle altre due sere) al Teatro del Silenzio a Lajatico. Una festa tra amici e i suoi famigliari. Ne abbiamo parlato anche con il tenore

Autore Silvia Danielli
  • Il18 Luglio 2024
Andrea Bocelli 30: The Celebration, una festa in famiglia formato kolossal. Il racconto

Andrea Bocelli con Ed Sheeran, foto di Luca Rossetti

Andrea Bocelli 30: The Celebration. Se la serata di mercoledì a Lajatico, in provincia di Pisa, per i 30 anni di carriera di Andrea Bocelli fosse un film sarebbe un kolossal, americano, naturalmente. Anzi, italo-americano. Nomi incredibili tutti insieme come ospiti. Un palco e una scenografia stupefacenti in un luogo fiabesco tra le colline toscane come il Teatro del Silenzio, che apre una sola volta l’anno, da 19 edizioni a questa parte. Le canzoni più amate all’estero della nostra tradizione come O sole mio o Funiculì funiculà. Una scommessa, come soltanto il giorno dopo ci ha rivelato lo stesso Bocelli.

«Ho cercato di non essere travolto dalle emozioni. Ho tentato di esprimerle, di veicolarle attraverso ogni brano, ogni duetto, conservando però il sangue freddo necessario per portare a termine questa scommessa, tanto bella quanto grande, ambiziosa e – posso dirlo, adesso – anche un po’ rischiosa, data la mole di musica, la scaletta, le tantissime persone coinvolte».

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Probabilmente era dai tempi del Pavarotti and Friends che non si vedeva una guest list sul palco di questo tipo. E infatti, per la prima volta, Bocelli ha duettato virtualmente con l’immagine di Luciano Pavarotti che è comparso in un video dietro di lui per il loro brano Notte ‘e piscatore. Ma andiamo con calma. Cercando di riassumere una serata (era la seconda di tre, la prima lunedì e l’ultima oggi) che è stata rappresentativa di quanto US si sia interessata agli eventi nel nostro Paese in questa settimana. Ci sono stati i 2 concerti di Taylor Swift a Milano che hanno portato 18mila americani da noi. Anzi in questo mese, perché a fine giugno c’è stato – sempre in Toscana – il Festival of the Sun di Rick Rubin.

Andrea Bocelli 30: la percentuale di pubblico straniero

Da Andrea Bocelli 30 – The Celebration la percentuale di stranieri sfiorava il 90% dei 12 mila presenti ogni sera, come racconta Veronica Berti, con il ruolo di organizzatrice nonché moglie del tenore, nel backstage. Per la maggior parte dagli Stati Uniti, ma anche dal Congo, Perù, dalla Spagna e dal Sud America. Spesso persone che ritornano ogni anno (quindi per lui si tratta di un fenomeno costante). “Forse gli americani sono più veloci a prenotarsi il biglietto? Sono più organizzati”, risponde lei, scherzando, a chi le chiede come mai questi numeri, “di sicuro hanno anche più disponibilità economica”.

Andrea Bocelli cerca di spiegare l’affetto degli americani

Anche Andrea Bocelli stesso ha cercato la ragione di questo sentimento di affetto nei suoi confronti. «Credo sia un pubblico che sa ancora emozionarsi ed esprimere schiettamente i propri sentimenti, che sia capace di divertirsi, di commuoversi così come di gioire della buona musica. Ogni volta che salgo su di un palco, ciò che più desidero è proprio di restituire ai presenti un po’ di positività e di serenità, accendendo in loro un sorriso, un momento di tenerezza. Quando questo mio slancio viene colto, ne sono felice. Così come sono felice del fatto che in molti tornino al Teatro del Silenzio, anno dopo anno, affrontando lunghi viaggi per vivere il concerto ed anche, parallelamente, ciò che l’Italia è in grado di esprimere, a trecentosessanta gradi, dalle opere d’arte agli scenari paesaggistici, fino al buon bere e buon mangiare. È quella “cultura della bellezza” che talvolta noi sottostimiamo, ma che il mondo intero ama ed ammira». Ha spiegato.

L’amore per Lajatico, il senso dell’operazione

Ma anche dal paese stesso di Bocelli, ovviamente, Lajatico, anzi questo è stato il motivo principale che ha spinto il tenore a organizzare una festa di amici e famiglia per la sua città: poter mostrare artisti di quel livello ai suoi concittadini. Lo dice sul palco e lo spiega anche la moglie. Perché in effetti non capita tutti i giorni (anche se agli abitanti di Lajatico un po’ di più rispetto al resto d’Italia) di vedere sullo stesso palco Josè Carreras e Placido Domingo.  Ed Sheeran e Lang Lang, Laura Pausini e Tiziano Ferro, Johnny Depp e Will Smith, Russell Crowe e Zucchero.

Ma per Bocelli sembra tutto semplice, anche se è ovviamente frutto di duro lavoro. Come il concerto organizzato all’ultimo per Elon Musk a Firenze la settimana precedente. “Ci ha chiamato Elon Musk”, svela sempre Veronica, “e ha chiesto se Andrea poteva partecipare a questo evento charity per alcuni suoi amici. Per la cifra si è pensato che Andrea avrebbe potuto esibirsi gratis essendo di beneficenza. Così Musk ci ha promesso di fare un giro con il suo space charity! Andrea non lo vuole fare, noi sì!”.

Andrea Bocelli 30: un’enorme festa (anche) di famiglia

La serata di mezzo, quella di mercoledì 17, è un’enorme celebrazione per tutti coloro che amano l’Italia e la sua musica, non solo di Andrea Bocelli. Una festa di famiglia, con i figli sul palco con lui. Anche in onore di quella d’origine, ci ha raccontato. «Ho pensato anche a mio padre, alla cui memoria dedicai la prima edizione del Teatro del Silenzio. Ne sentivo la presenza del babbo ed anche della mia mamma. Ogni nota che saliva, tra quelle colline che anche loro amavano tanto, mi piace pensare li abbia raggiunti, in cielo».  E appunto una festa tra amici illustri. Il cielo è blu cobalto, la luna è sullo sfondo, con il calar del sole, la temperatura è perfetta. La grande orchestra ha preso posto. Entra in scena un bimbo sugli 8 anni e fa partire un giradischi con O sole mio (dall’album live One Night in Central Park, cantata dal tenore). Da un’alta scala argentata in centro al palco, che pare puntare il cielo, scende Bocelli ed è lui stesso a cantare la celebre canzone e a dare inizio allo spettacolo.

Nella prima parte della serata: Placido Domingo e Josè Carreras

La prima parte avrà un sapore molto più da musica lirica, a parte la presenza di Zucchero che arriva già al quarto pezzo e sfodera subito un Miserere insieme a Bocelli, che fa scuotere subito tutti gli ospiti dalle prime file in giù (lì ci sono anche Tony Renis e Katherine Kelly Lang, Brooke di Beautiful,giusto per fare i primi due nomi di un ricco parterre). Tornerà anche sul finale della serata. Mentre, a proposito di lirica, arrivano due assi da novanta come Placido Domingo e Josè Carreras. Ma bisogna segnalare anche il baritono Franco Vassallo e il soprano Nadine Sierra, che dà vita con Andrea Bocelli a un momento molto toccante con Vicino a te s’acqueta dall’opera Andrea Chenier. Intanto i 500 droni in cielo riproducono un cielo stellato in movimento e la scala è diventata un triangolo dove vengono proiettati i video.

Nella seconda, i grandi attori hollywoodiani e i grandi nomi italiani

La seconda parte della serata non sarà meno sontuosa. A darne il via è niente meno che Will Smith che intepreta il testo di You’ll Never Walk Alone, scritto da Oscar Greeley Clendenning Hammerstein alla fine della seconda guerra mondiale con musica di Richard Rodgers. “Though your dreams be tossed and blown/Walk on, walk on/With hope in your heart/And you’ll never walk alone”. Il celebre attore è davvero toccato dal testo e viene raggiunto da Bocelli sul palco.

Arriva poi Lang Lang e il pianista cinese suona Ritual Fire Dance lasciando tutti attoniti. Poi è il momento di Virginia, la figlia di Bocelli, che ha solo 12 anni e aveva già dimostrato un grande amore per la musica, canta You Raise Me Up e titolo non potrebbe essere più appropriato. Per lei suo padre ovviamente si emoziona, e dal palco confessa dice di non riuscire a parlare in inglese ma solo in italiano.

Laura Pausini da Andrea Bocelli 30

Sul palco sale un’altra ospite d’eccezione, grande amica del padrone di casa, Laura Pausini. È a quel punto che Bocelli invoca la moglie, “manca solo Veronica”, e poi si mette al pianoforte per accompagnare Laura in She/lei di Charles Aznavour. Qualche incertezza nella resa del suono per lui, stemperata subito dalla Pausini che al termine ci tiene a dire come tutto ciò le ricordasse i suoi inizi al pianobar, proprio come Bocelli stesso. “Eravamo felici allora di cantare per poche persone, tanto quanto lo siamo ora di essere davanti a una platea così numerosa”.

Russell Crowe interpreta Leonard Cohen

Dopo di lei, è il turno di Russel Crowe che ha il timbro (nonché l’attitudine!) perfetto per interpretare da solo Take this waltz di Leonard Cohen e se la cava benissimo. Poi tocca ai fratelli Bocelli, Matteo (molto acclamato dalla platea) canta la sua Honesty accompagnato da suo fratello Amos al pianoforte. Anche qui ovviamente il tenore non può che essere orgoglioso, e si lascia andare a una battuta “con tutti questi ragazzi chissà se mi denunceranno per sfruttamento di lavoro minorile”.

Ed Sheeran, l’uomo dei record

E Bocelli presenta dunque il prossimo ospite internazionale. “Un giorno un ragazzo che era già decisamente famoso e suonava già negli stadi venne da me. Registrammo una canzone insieme ma mi fece sapere che non andava bene la mia parte, mi chiedeva di rifarla e aveva ragione! Quel pezzo ora conta mezzo miliardo di views!”. Arriva Ed Sheeran e insieme i due intonano Perfect Simphony.

Johnny Depp e l’omaggio a Jeff Beck

Le sorprese non finiscono perché a salire sul palco è Johnny Depp nei panni di chitarrista. I due presentano una cover En Aranjuez con tu amor in onore dell’amico Jeff Beck, venuto a mancare un anno fa. L’avevano già suonata insieme tutti e 3 nel 2020 e al termine Johnny Depp (che non stupisce particolarmente come musicista) prende la parola per dire come sia stato importante suonare proprio quel pezzo che faceva immaginare che Jeff fosse lì con loro.

Laura Pausini e Tiziano Ferro, due glorie italiane insieme

È di nuovo il momento di Laura Pausini che ritorna sul palco e questa volta in duetto niente meno che con Tiziano Ferro. Cantano Invece no. E che cosa si può dire ad altre nostre due grandi glorie italiane? C’erano quasi tutti proprio ieri sera. E se qualcuno mancava era presente lunedì (o lo sarà stasera) come Giorgia, Elisa, Eros Ramazzotti. E ancora dall’estero Brian May, Jon Batiste, David Foster, Shania Twain, Sofia Carson. Tutte e tre le serate diventeranno un film, ANDREA BOCELLI 30: THE CELEBRATION, diretto dal candidato ai Grammy e vincitore dell’Emmy Award Sam Wrench.

Andrea Bocelli e i prossimi passi: dall’album alle date in America

L’album Duets (Decca Records/Sugar Music), uscirà 25 ottobre e  riunirà molte delle collaborazioni di questi ultimi tre decenni e brani nuovi. 32 tracce, al suo interno, duetti con Ed Sheeran, Céline Dion, Sarah Brightman, Dua Lipa, Jennifer Lopez, Giorgia e Luciano Pavarotti, insieme a nuovi duetti registrati appositamente per questo album con Shania Twain, Chris Stapleton, Gwen Stefani, Marc Anthony, Karol G, Sofia Carson, Lauren Daigle, Elisa, Matteo Bocelli e Hans Zimmer.

A fine anno, invece, uscirà nei cinema anche un documentario sul tenore, “Andrea Bocelli: Why I Believe”, che racconta la sua storia dagli inizi nei pianobar fino ad oggi. Quest’inverno, invece, l’artista non vedrà molti impegni in Italia (come suo solito) ma lo vedrà invece impegnato nel suo annuale tour natalizio in Nord America. La nuova tournée conta di dieci date nelle principali città tra cui San Diego, Phoenix, Las Vegas, Los Angeles, Chicago, Boston e Miami, oltre a un ritorno nell’iconico Madison Square Garden di New York per due live. Il tour inizierà a San Diego il 4 novembre e si concluderà a Miami, in Florida, il 22 dicembre (per maggiori informazioni). Un grande amore da e verso la nazione a stelle e strisce.

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