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L’amore secondo Guè

Guè “nasce il 25 dicembre come Cristo”, e nel giorno del suo compleanno lo festeggiamo ricordando alcune delle sue migliori love song, da Amore/Odio a Capa Tosta

Autore Billboard IT
  • Il25 Dicembre 2023
L’amore secondo Guè

Guè Pequeno. Foto di Marc Lucas, fonte: Instagram

Due cose sono certe in questo mondo incerto: l’infinità dell’universo e il fatto che Guè sia un vero duro. Anzi, un real G. O la G capitale, la G nazionale, un Guengsta. O come volete voi, visto che la gamma di nomi con cui negli anni si è auto-appellato è come le vie del Signore (e di Guesù): infinita. Ma si sa, anche se “non ti prendi il mio cuore, sai non puoi rubare al ladro”, persino i più duri hanno un piccolo organo che batte nel petto. E siccome oggi oltre che il compleanno di Guè (che, come ci ricorda in Dogologia Van Damn, nasce il 25 dicembre come Cristo) è anche Natale e ci sentiamo più buoni e dolci del solito, vogliamo festeggiare il nostro hustler preferito con sette canzoni in cui – tormentato e mai a lieto fine, ma a suo modo romantico – c’è tutto l’amore secondo GVESVS.

Amore/Odio (2005)
Correva l’anno 2005 e Guè e Deleterio pubblicavano un esercizio di stile e retorica da manuale. Aka la canzone perfetta per tutti coloro che sui sentimenti hanno ripensamenti e risentimenti e i cui destini sono intrecciati come intestini. Insomma, per chi in amore non conosce mezze misure, ma solo sensazioni estreme.

Il blues del perdente (6 gradi di separazione) (2011)
Non è la classica canzone d’amore (ma questo si era capito), ma più un pezzo incentrato sulla teoria dei sei gradi di separazione che guarda caso sono quelli che dividono Guè dalla scena nonché dalla donna dei suoi desideri che guarda camminare e sogna che si azzerino. I gradi intermedi? Non esistono, ça va sans dire. Si passa infatti “dall’amarsi all’odiarsi in cinque passi di disastri”. Se volete il lieto fine, cercatelo altrove.

Puoi toccarmi ft. Tormento (2013)
Bravo Ragazzo è un disco zeppo di hit e di canzoni d’amore che Guè declina in ogni modo: dalle conosciutissime Rose Nere e Brivido fino a Scappati di casa, La mia ragazza è Gangsta e Fuori (altra chicca. “Quando la mia ex mi ha lasciato ero devastato. Cosa hai capito? Mica nel senso che ero disperato, ma in senso che ero troppo ubriaco”: così parlò Guerethustra). E per la love song perfetta ci vuole un love singer perfetto come Tormento. Da dedicare.

Voodoo (2015)
Tormento, dipendenze, cuori strappati e messi nella stagnola, eccessi condivisi, una passione bruciante letale, l’amara consapevolezza che “la gente come noi è destinata a restare sempre da sola”. Una delle vette più alte della versione dell’amore di Guè in uno degli album migliori della storia del rap italiano.

Saigon (2020)
Il sample di Brivido – una delle love song per eccellenza del rap italiano – dice già tutto. La miglior dichiarazione d’amore che un vero gangsta come Guè possa fare. “Per te io sarei uscito solo nel weekend / Per te io sarei uscito pure dalle gang / Per te io parlerei forbito senza slang”.

Futura Ex ft. Ernia (2021)
Come in Voodoo, anche in Futura Ex ricorre un tema caro a Guè (che all’essere il king degli carri alterna una lirica riflessiva e cupa come pochissimi altri), ossia la solitudine. “La canzone non dice ‘la mia futura ex perché io sono figo e ti mollerò'”, ha raccontato in un’intervista il nostro. “Non è così. Anzi, è un pezzo molto psicoanalitico che, al contrario, invece di dire ‘sono un figo’ dice ‘sono uno sfigato che non riesce a mantenere una relazione'”. Alzi la mano chi non si è mai sentito così.

Capa Tosta ft. Napoleone (2023)
La sintesi perfetta di come Guè intenda una canzone d’amore è tutta nel brano che chiude il suo Madreperla: una poesia scritta sul muro della via più malfamata. Romanticismo di strada (in questo caso quella del lungomare di Napoli grazie al ritornello di Napoleone) che scorre su una produzione firmata Bassi Maestro costruita sul sample di Marvin Gaye. Cinematografico.

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