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Mahmood racconta “Cocktail d’amore”: «Ho fatto un lungo viaggio per tornare alle mie radici musicali»

Ieri l’artista ha presentato alla stampa il suo singolo, raccontandoci un po’ come sia nata questa intensa ballata, tra riferimenti al suo mondo interiore, la lavorazione del nuovo album e tazzine di caffè condivise a Napoli. Ah, molto probabilmente non lo vedremo a Sanremo

Autore Tommaso Toma
  • Il9 Novembre 2023
Mahmood racconta “Cocktail d’amore”: «Ho fatto un lungo viaggio per tornare alle mie radici musicali»

Foto di Frederik Heyman

“Facile fare i fighi con i capelli”, “Busto Arsizio is burning”, “io ascolto solo techno” sono alcune delle frasi che trovi nei mille sticker appiccicati sul muro del Love, il bar in zona Porta Venezia che era nel testo di Rapide e che ieri è stato il punto di ritrovo per la stampa per incontrare dopo tanto tempo un Mahmood – fuori con il suo ultimo singolo, Cocktail d’amore – con i capelli leggermente cresciuti e forse un poco smagrito. Ma che a vederlo così nella penombra del piano interrato del Love, ti sembra anche più giovane.

L’occasione è di parlare un po’ di questo bel singolo che è già fuori da venerdì scorso, Cocktail d’amore, forse la canzone che non ti aspetti da Mahmood dopo tanto silenzio e l’attesa di un album che pensavamo uscisse adesso e invece no, tutto rimandato. Ma dopo averla ascoltata più volte questo è un brano che ti si appiccica addosso per la sua intensità e semplicità ma anche per l’eleganza che sprigiona con discrezione l’intervento alla produzione, direi di Dardust /Dario Faini. Come è scritto nel comunicato: “una ballad malinconica sulla fine di una relazione, che sfoglia con delicatezza i ricordi della coppia. Dai viaggi ai momenti e gesti più semplici. Fino a ripercorrere aspettative e desideri ormai annebbiati dai rimpianti”.

Mahmood sulla lunga genesi di “Cocktail d’amore”

Abbiamo chiesto a Mahmood di raccontarci meglio il perché di tanta attesa per farsi risentire con una nuova produzione. «Cocktail d’amore è una sorta di lungo viaggio. Ho iniziato a scriverlo tre anni fa e l’ho finita da poco e gli voglio tanto bene e mi rappresenta benissimo. Il brano era nato con Charlie Charles a Parigi nell’ottobre 2021 e gli avevo poi trovato un ritornello un giorno, in macchina durante il tour estivo dello scorso anno. Con Francesco Fugazza e Marcello Grilli abbiamo avuto subito l’urgenza di “fissare” quelle intuizioni e ci siamo ritrovati in una stanza e un pianoforte per fare degli accordi giusti per il ritornello. Il provino è stato infine lavorato alla produzione da Dario. All’inizio ero un poco spaventato sul lato del suono finale di Cocktail d’amore. Ma per fortuna Dario ha saputo comprendere quello che volevo, lui è una di quelle poche persone con cui riesco a capirmi più velocemente».

Nel testo senti all’improvviso Mahood cantare: “dici di stare lontano delle droghe”, era inevitabile che questo passaggio ponesse tanti pensieri ai giornalisti accorsi per questo appuntamento che nell’oscurità della spartana cantina/club sotto il Love ascoltano la risposta sincera di Mahmood: «Sai da quante persone senti proferire questa sorta di ammonizione! Te la senti dire sin da piccolo dai genitori, dai parenti e dagli amici quando ti vedono in un periodo difficile. È normale e soprattutto in questo momenti storico per le nuove generazioni».

Niente Sanremo, ma presto un album con collaborazioni internazionali

A un certo punto Mahmood si mette in modalità critico d’arte, quando dal buio della sala gli viene chiesto un commento sulla bella copertina che è stata curata dal visual artist e fotografo Frederik Heyman, che si è avvalso della tecnologia 3D. «C’è un richiamo al mito di Pegaso, all’idea che alla fine abbiamo – nelle relazioni d’amore – la possibilità di un sostegno. Delle ali per non cadere giù quando si è in grande difficoltà. E nel testo infatti c’è la frase “Per stare bene ho bisogno di toccare il fondo”, cosa che mi è successa. E adesso mi sento felice, ma non son certo di non aver ancora toccato il fondo. Può sempre succedere».

Ovviamente dalla platea dei giornalista scatta la domanda sul Festival. «Al momento non ho parlato con Amadeus ma intanto faccio un salto da Fiorello a Roma. Ragazzi, andare a Sanremo non è il mio pensiero. Il mio nuovo album è ancora “aperto” e poi arriverà il tour, con la mia band, i miei fidati ragazzi di sempre. Stiamo provando ogni giorno e non vedo l’ora di uscire con il mio nuovo album. Come è successo per Cocktail d’amore c’è in un certo senso un ritorno alle mie origini ma con delle novità. Tra cui degli ospiti internazionali».

Da oggi il nuovo videoclip di “Cocktail d’amore” di Mahmood

Prima di salutarci ci racconta della sua esperienza “magica” a Napoli tra i vicoli e tazzine di caffé offerte, per le riprese del video girato proprio a Napoli e diretto dai TORSO, registi di Los Angeles. Il video di Cocktail d’amore traduce in immagini l’atmosfera della canzone, attraverso un gioco di contrapposizioni dove Mahmood cerca di fuggire dal limbo della sua stanza d’albergo immergendosi completamente nel videogioco a cui sta giocando. I confini tra la vita reale e l’action game si confondono, fin quando le acrobazie in pixel e gli effetti speciali lasciano spazio ai veri vicoli della città, attraverso i quali il protagonista corre confondendosi tra la folla e le nuvole, fino a trovare sollievo in un tuffo liberatorio nel mare.

Noi andiamo fuori dal Love, proprio come cantava Mahmood e lo aspettiamo dal vivo e con questo attesissimo nuovo album.

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