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4 cose sul concerto ritrovato di Fabrizio De André con la PFM

Dopo il successo al cinema del docu-film Fabrizio De André & PFM. Il concerto ritrovato arriva nei negozi di dischi il cofanetto con la colonna sonora

Autore Billboard IT
  • Il21 Maggio 2020
4 cose sul concerto ritrovato di Fabrizio De André con la PFM

Fabrizio De André. Credit: Gino Lazzaroni

Domani, venerdì 22 maggio, esce il cofanetto della colonna sonora originale dello storico concerto di Genova di Fabrizio De André con la PFM.

Lo scorso febbraio è arrivato nei cinema il docufilm Fabrizio De André & PFM. Il concerto ritrovato, in occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita di Faber. Visto il successo ottenuto, Sony Music ha deciso di pubblicarne la colonna sonora originale in un cofanetto disponibile in doppio formato: CD con libretto e doppio LP (180 gr).


Ecco quattro cose da sapere sul progetto.

1.La vicenda del live di De André con la PFM

Il live di cui parliamo è quello del 3 gennaio 1979 al Padiglione C della Fiera di Genova. Le immagini dello show sono state custodite per oltre 40 anni dal regista Piero Frattari. Eh, sì: si tratta di un patrimonio importante. Perché? Grazie al sodalizio artistico con la Premiata Forneria Marconi, De André aveva riarrangiato il suo repertorio in chiave rock. Uno sguardo nuovo alle canzoni che hanno raccontato alla perfezione molte parti della società di allora.


2. La tracklist del cofanetto

La canzone di Marinella, Andrea, Maria nella bottega del falegname, Il testamento di Tito, Un giudice, Giugno ’73, La guerra di Piero, Amico fragile, Verranno a chiederti del nostro amore, Zirichiltaggia, Rimini, Via del campo; Avventura a Durango, Sally, Bocca di rosa, Volta la carta e Il pescatore.

3. La formazione

Fabrizio De André, voce, chitarra. Franz Di Cioccio, batteria, percussioni, marimba, crotali. Patrick Djivas, basso. Franco Mussida, chitarra elettrica, chitarre acustiche 6 e 12 corde, voce. Flavio Premoli, tastiere, sintetizzatori, chitarra 12 corde, voce, fisarmonica. Lucio Fabbri, violino, percussioni. Roberto Colombo, tastiere, sintetizzatori, chitarra acustica, voce, percussioni. Arrangiamenti PFM.

4. Il lavoro sul suono e le parole di Lorenzo Cazzaniga

Nel booklet del cofanetto sono presenti le parole di Lorenzo Cazzaniga. L’ingegnere del suono si è occupato dell’impegnativo lavoro di rimasterizzazione del disco (esce in 192kHz/24 bit) insieme a Paolo Piccardo. Ecco cosa ha raccontato: «Quando ho ascoltato il file audio del concerto estratto dalla videocassetta ritrovata, mi sono chiesto se e come fosse possibile arrivare ad un risultato che desse giustizia alla pubblicazione di questo prodotto, conservandone minuziosamente ogni aspetto di originalità storica della performance musicale, della tecnica, del luogo e del pubblico del concerto del 1979, ma rendendolo compatibile con l’opera musicale già esistente».

E ha continuato: «Io mi ritrovavo con un file audio quasi totalmente monofonico ed in alcuni tratti completamente distorto, senza nessuna ripresa ambientale, fatto salvo il minimo rientro del pubblico dal microfono di Fabrizio. Poi mi sono ricordato di quello che mi disse Fabrizio quando molto giovane avevo avuto la fortuna di incontrarlo e stare in studio con lui: per fare il mestiere che mi ero scelto, sarebbe servita umiltà, dedizione e un po’ di sana incoscienza».


Così «mi sono scelto un compagno di avventura, Paolo Piccardo, col quale avevo già condiviso diversi progetti musicali – cinematografici, per radunare tutte le esperienze e le conoscenze necessarie ad affrontare una sfida di questo genere. Un genovese. Perché la terra conta. Così abbiamo deciso di ricreare le condizioni di quella volta: montato un impianto all’interno di un hangar, abbiamo risuonato dentro di esso il concerto, generando un fronte sonoro simile all’originale che ci siamo registrati con microfoni ambientali».

Il risultato è davvero notevole. «Il nuovo file stereofonico creato è stato oggetto di diverse trasformazioni per mettere in luce, nei limiti del possibile, quegli elementi che all’interno del mix originale erano stati bilanciati quella volta in modo discutibile».

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