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Achille Lauro: «Quello che faccio è sempre stato oggetto di pregiudizi. Come il pop, che in Italia viene sminuito»

Il cantante torna tra i big in gara a Sanremo 2022 con l’Harlem Gospel Choir e annuncia una nuova edizione del suo ultimo album e il tour con l’Electric Orchestra

Autore Billboard IT
  • Il24 Gennaio 2022
Achille Lauro: «Quello che faccio è sempre stato oggetto di pregiudizi. Come il pop, che in Italia viene sminuito»

Achille Lauro, foto di Leandro Manuel Emede

Quello tra Achille Lauro e il Festival di Sanremo è un amore sbocciato nel 2018, con la sua prima partecipazione con Rolls Royce. Il cantante è poi tornato nel 2019, con Me Ne Frego, e nel 2020, come ospite fisso delle cinque serate della kermesse. Il cantante torna così sul palco di Sanremo, per il quarto anno consecutivo, ma questa volta tra i Big in gara, con il brano Domenica, accompagnato dall’Harlem Gospel Choir.

E proprio riguardo al coro Achille Lauro in conferenza stampa ha raccontato: «Non c’è nessuna scelta di marketing, solo logiche artistiche. Il brano era in linea con quello che fanno, anche per il mood spensierato e corale, da festa». Il cantante ha poi spiegato di aver fatto delle prove con l’Harlem Gospel Choir su Zoom, cercando di trovare un equilibrio nella direzione. «È stato un bel lavoro, veramente emozionante, perché sono persone che vivono di spiritualità e canto. Sono un tutt’uno con la musica».


Achille Lauro: «Credo di essere stato molto coerente quando ho deciso di cambiare percorso»

Sanremo 2022 chiude un cerchio per il cantante, ma lasciando sempre uno “spazietto per il futuro”. Il suo percorso nella kermesse è iniziato, come detto, con Rolls Royce, un brano che lui stesso ha definito «punk e rivoluzionario per il panorama di oggi». Con il brano sanremese e i successivi progetti, Achille Lauro si è allontanato dalla strada intrapresa all’inizio della sua carriera. Una scelta pensata, senza dietrologie, che lui ha raccontato così: «Quando ho iniziato a cambiare percorso nell’urban avevo il mio spazio e mio pubblico. Non avevo bisogno di cambiare, ma non sentivo più mio quello che stavo facendo. L’urban parla di certi argomenti e voglio lasciarli a quei ragazzi che stanno vivendo quel genere di esperienze. Io adesso cerco i palchi internazionali e vorrei fare un musical. Credo di essere stato molto coerente».

C’è sicuramente voglia di sperimentare, anche se l’anima di Achille Lauro è rimasta la stessa. E ha un consiglio per tutti coloro che vogliono fare musica: farsi sempre domande e attendere, perché il momento giusto potrebbe arrivare quando meno ce lo si aspetta. «Il problema, in generale, è che i ragazzi ad esempio si guardano intorno e sono sì curiosi, ma guardano soprattutto chi fa successo per emularlo, perché pensano che così faranno i soldi. Invece secondo me bisogna fermarsi e farsi delle domande, chiedendosi chi si vuole essere davvero. Bisogna seguire il ronzio che si ha nella testa e che ti aiuta a capire quale sia la direzione giusta».


E anche sul concetto di arte Achille Lauro ha le idee molto chiare: «Non mi piace chiamare ciò che faccio arte, è presuntuoso. Io penso che qualunque gesto riesca a smuovere qualcuno o qualcosa sia nobile e chi ha la possibilità di esporsi deve fare qualcosa di concreto». E ha continuato: «La mia musica ha tantissime chiavi di lettura, dalla canzone in sé alla musica. Credo inoltre che il pop sia un genere sminuito in Italia, perché c’è una chiave di lettura sbagliata. Un po’ come per quello che facciamo noi, che è sempre stato oggetto di pregiudizi. Chi è stato in grado di andare oltre il costume ha capito che c’è un progetto pensato, al quale lavorano tantissimi professionisti».

Tornando a Sanremo, Achille Lauro per la serata delle cover ha scelto Sei Bellissima, che canterà sul palco dell’Ariston insieme a Loredana Berté. «Sono due artiste (Loredana e Mia Martini, ndr.) che hanno messo al centro della loro musica l’emozione», ha spiegato il cantante. «È un brano incredibile, con uno dei ritornelli più conosciuti e delle strofe struggenti, quasi teatrali, che raccontano un amore sofferto e la dipendenza amorosa. Non l’ho assolutamente scelto a caso, perché è un brano profondo, emozionale e che parla di un argomento attuale che è importante portare sul palco».

Dalla nuova edizione del suo ultimo album al tour con l’Electric Orchestra

Poco dopo Sanremo, l’11 febbraio, Achille Lauro pubblicherà Lauro – Achille Idol Superstar. Una nuova edizione del suo ultimo progetto, arricchita da sette nuovi brani, tra cui Domenica. Inoltre, il prossimo 27 maggio partirà dal Palazzo dello Sport di Roma il suo tour con l’Electric Orchestra.

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