Blur, il concerto spostato di ieri al Primavera Sound Madrid è stato unico
Tutti i live cancellati ma non quello della band inglese spostato a La Riviera. Un concerto intimo come negli anni ’90 dove Albarn si è persino tolto la dentiera
Come può essere il pubblico del concerto della reunion di un gruppo cult che non doveva esibirsi e invece alla fine lo ha fatto? Entusiasta? Felice? Elettrico? Di più. Lo sappiamo, forse non è carino da dire, siamo stati fortunati a finire nel gruppo di quelli che ieri hanno visto il live dei Blur al Riviera di Madrid per il Primavera Sound.
La notizia era arrivata nella serata di mercoledì: tutti i live cancellati per il maltempo che ha messo sottosopra la Ciudad del Rock, la nuova zona di concerti in zona Arganda del Rey. Poi però ne arriva un’altra in giornata: quello dei Blur verrà recuperato a La Riviera, un locale più in centro vicino al Palacio Real, ovviamente con molta meno capienza. Biglietti gratis (all’incirca 1800) in palio su TicketAccess per i possessori del biglietto del Primavera Sound. Finiti in un minuto, raccontano dall’organizzazione.
Quindi ovviamente chi si trovava dentro alla Riviera già si sentiva un miracolato. E guardandosi intorno anche un po’ stranito: palme in mezzo al locale, un logo su sfondo verde evidenziatore anni ’90, e luci al neon sparse un po’ ovunque. Insomma, come da nome, un po’ un locale della Riviera adriatica.
Circondati però da moltissimi fan inglesi e molti spagnoli, ovviamente. Un cortocircuito mentale pazzesco che può nascere solo quando le cose dovrebbero andare in un modo completamente diverso. E invece alla fine risultano molto più divertenti.
Perché il live di ieri ha rivelato anche aspetti molto funny. Damon Albarn a un certo punto ha detto ridendo che era meglio togliersi la dentiera per paura di perderla sul palco, e così ha fatto in diretta. E il chitarrista Graham Coxon è scivolato, per riprendersi la scena senza problemi. Rilassato, un po’ come tutti loro sul palco, e sempre sul pezzo nel dettare il ritmo a tutti.
Perché questo era evidente: i Blur in un club piuttosto piccolo sono perfettamente a loro agio. Questo loro tour è infatti partito il 19 maggio da una venue non troppo grande: il Colchester Arts Centre. E loro a La Riviera hanno raccontato di essersi già esibiti nel lontano ’96 (certo, terranno anche una data a Wembley l’8 luglio, ma sono pur sempre una delle band più famose al mondo).
I Blur sono partiti belli carichi con St. Charles Square, brano tratto dal nuovo album The Ballad of Darren, in uscita il 21 luglio. E poi hanno infornato una serie di hit, una dietro l’altra.
Damon era preso bene, con un atteggiamento da hooligan intellettuale, sempre un po’ sprezzante ma molto addolcito dall’età. Ogni tanto con qualche spruzzo d’acqua verso il pubblico e qualche sputo. Ma niente in confronto agli insulti bonari (a volte non troppo) che lanciava verso le ragazzine a un live al Palalido di Milano nel 1996.
Si è avvicinato moltissimo alla folla e ci si è anche tuffato in un paio di occasioni. Sempre un po’ come se ci si trovasse in un pub inglese negli anni ’90, con la gente che sgomita, quasi poga e rovescia la birra per l’entusiasmo incontenibile.
Le hit, dicevamo: Beetlebum, Coffee & TV, Parklife, Song 2, This Is a Low. Le hanno inanellate tutte per terminare con la più attesa (ma ognuno ha la sua!): Girls & Boys. Per il momento speciale Damon indossava una felpa Sergio Tacchini quasi identica a quella che indossava nel video originale nel 1994.
Ma non c’è eccessiva nostalgia per un artista che nella vita si è tolto qualsiasi desiderio e ha esplorato qualsiasi genere. Dal British punk al brit pop, dalla musica africana all’hip hop. E ha collaborato con gli artisti più disparati. Si percepisce.
“Ragazzi, credetemi, questa è stata una serata davvero speciale“. E noi gli crediamo.