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Cosmo illumina la platea (buia) con un live che cita la dance anni ’90. Ma niente effetto nostalgia

Ieri sera all’Alcatraz è andata in scena la prima tappa della doppietta milanese del tour nei club per promuovere il nuovissimo album “Sulle ali del cavallo bianco”. Si balla tanto e felici, senza telefoni in aria. Ed è bellissimo

Autore Tommaso Toma
  • Il11 Aprile 2024
Cosmo illumina la platea (buia) con un live che cita la dance anni ’90. Ma niente effetto nostalgia

Foto di Fabiana Amato

“Prima o poi inventeranno un dispositivo che ci farà spegnere a tutti il nostro telefono, e sarà bellissimo”. Cosmo quasi saluta così – madido e felice – l’Alcatraz di Milano prima del gran finale con la ballata Sulle ali del cavallo bianco (che è anche il titolo del suo notevole nuovo album). Ma non si deve preoccupare più di tanto Marco Jacopo Bianchi, perché ieri sera la sua idea di far mettere un bollino sugli obiettivi delle duemila persone che sono venute ieri sera alla prima delle due date milanesi del suo nuovo tour (oggi si replica) ha funzionato alla grande. Tranne qualche indisciplinato, i telefoni sono rimasti in tasca e le mani del pubblico erano libere di alzarsi non per delle stories, ma per ballare a tempo con la band di Cosmo.

Un concerto bello lungo (quasi una trentina di pezzi proposti) e oliatissimo. Seppur partito da poco il nuovo tour, Cosmo sul palco dell’Alcatraz di Milano dimostra una padronanza del palco e sfoggia una compattezza del sound davvero notevole, grazie anche alla presenza di Alessio Natalizia/Not Waving – “ragazzi, oramai lui è il mio partner in crime” – chiosa verso la fine Cosmo – che ha lavorato sui synth ma anche impugnato la chitarra acustica, dando quel tocco seventies ogni tanto a una trama sonora che viveva sui ritmi della musica dance anni ‘90.

Cosmo all’Alcatraz di Milano: un tripudio di citazioni anni ’90

Un tripudio di citazioni di quel decennio che si dimostra sempre più irresistibile per le nuove generazioni di clubbers. Nel set della serata ci si è goduto il ritorno dei ritmi spezzati e velocissimi del breakbeat (Tutto un casino, uno dei momenti migliori del set), della progressive house che andava di moda a metà di quel decennio (Animali) e poi i suoni “acid” – derivativi della Second Summer of Love – ma che ricordano Josh Wink o CJ Bolland (La verità, su tutte). 

Nella prima parte del concerto di Cosmo all’Alcatraz, conosciamo meglio i nuovi brani che – irrobustiti dai suoni dei bassi e dalla potenza dei watt – rendono forse addirittura meglio che su disco. Gira che ti gira ha sì quella filastrocca da asilo, ma stordisce con questa amplificazione e stupisce. Talponia è già deliziosa di suo ma è ancor più ibizenca, anche se in realtà ci descrive un’utopia architettonica di Ivrea. Ho un’idea funziona bene così pompata. Troppo Forte nasce per stare lì, sul palco mentre le ragazze e i ragazzi ondeggiano nel buio della sala, tanto ci pensa Cosmo a illuminarli con la sua musica, le sue passeggiate muscolari sul palco e sfiora e gioca più volte con il corpo mai fermo della vivace corista e performer Pan Dan che a fine live rimane in topless (una sorellanza con Victoria?).

Riscoprire il piacere del ballo senza telefoni

A un certo punto il semplice ma efficacissimo light set spara sul pubblico i colori bianco rosso e verde: “Eh, pensavate che parliamo di noi e invece è un omaggio alla Palestina”. E intanto parte Tristan Zarra, “perché l’Italia non è solo pizza e polizia” ci ricorda Cosmo, mentre vola in aria un cartone con una margherita. Noi rispondiamo a lui dicendo che grazie a questo tipo di concerti, ritroviamo anche una forma intelligente per ballare di nuovo veramente al buio, senza cellulari a filmare sempre tutto e tutti ed è stato l’unico effetto nostalgia autentico che ho provato ieri sera.

Come chiosa del discorso sul ripescaggio anni ’90, Cosmo alla fine del concerto sulle note de L’ultima Festa accenna una riconoscibilissima The Rhythm of the Night di Corona. Avrei voluto dire “anche basta con questo pezzo” ma Cosmo stasera mi ha fatto dire. “Bravo!”.

Il tour nei club di Cosmo continua poi nelle seguenti tappe:
– 17 e 18 aprile, Padova (Hall)
– 23 e 24 aprile, Roma (Atlantico)
– 26 e 27 aprile, Bari (Eremo)
– 30 aprile, Cesena (Teatro Verdi)

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