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Guarda mamma, Travis Scott ci ha fatto volare

La prima volta di La Flame in Italia aveva già tutto il sapore di un evento storico e irripetibile, ma le aspettative saranno state rispettate? Eravamo agli I-Days Milano Coca Cola per raccontarvi uno degli show più attesi dell’anno

Autore Greta Valicenti
  • Il1 Luglio 2023
Guarda mamma, Travis Scott ci ha fatto volare

Travis Scott sul palco degli I-Days Milano Coca Cola, 30 giugno 2023, foto di Elena Di Vincenzo

80mila biglietti polverizzati in un tempo record, persone in coda fuori dall’imponentissimo Ippodromo La Maura già dalle prime luci del mattino, un’intera città che si prepara ad accogliere uno dei colossi del rap made in Usa. Le premesse affinché il debutto di Travis Scott in Italia agli I-Days Milano Coca Cola fosse un evento di portata massiccia e – oseremmo dire – storica, c’erano tutte. Persino la possibilità che i fan italiani fossero i primi al mondo ad ascoltare l’ormai mitologico e nebuloso Utopia. Ma poi, come previsto, dell’attesissimo quarto album di La Flame, non c’è stata nessuna traccia (se non qualche “Say Utopia” lanciato dal palco dal rapper di Houston, che pare pubblicherà la sua opera il 21 luglio). E storico, alla fine e nonostante tutto, lo è stato davvero.

Dimenticatevi per un attimo i mastodontici show dell’Astroworld Festival. Dimenticate la scenografia curata nel più piccolo dettaglio. Gli spettacoli pirotecnici da capogiro, i giochi di luci che infrangono il buio. Il live italiano di Travis Scott non è stato nulla di tutto questo (a parte le lingue di fuoco che illuminano l’oscurità della notte milanese), ma ne ha restituito comunque tutta l’adrenalina e l’energia. Perché la forza di Travis è proprio Travis stesso. Se tutto il resto sopra citato è ridotto ai minimi termini, non lo è la sua carica esplosiva che inonda sin dai primissimi secondi sul palco tutti gli 80mila devoti che, nonostante la pioggia che non ha smesso di scrosciare nemmeno per un attimo, sono accorsi in quello che per una sera è diventato il tempio del rap.

Travis Scott è esso stesso la sua forza

È infatti nei momenti dei banger come Hold That Heat, Highest In The Room, Praise God, Antidote e le attesissime Sicko Mode e Goosebumps che Travis Scott si infiamma diventando un tutt’uno col fuoco sul palco e dà il meglio di sé (un po’ meno coinvolgente, invece, la parte centrale dello show, in cui l’atmosfera da caldissima si raffredda un poco, complice la scelta di brani decisamente meno potenti), saltando come una mina pronta a colpire al petto da una parte all’altra e fomentando i frequentissimi poghi nel prato fangoso.

Lì, infatti, schierati come per una battaglia, ci sono agguerritissimi (e genuinamente emozionati, i “fra, ma ti rendi conto che stiamo per vedere Travis Scott?” che sentiamo a pochi minuti dalle 21:30 sono incalcolabili) adolescenti a petto nudo e armati di smartphone per riprendere il loro Messia o videochiamare i bro rimasti a casa per condividere anche con loro quello che abbiamo intuito sia stato per loro il concerto della vita. Sicuramente lo è stato per il fortunatissimo fan che non solo è salito sul palco con Travis Scott – dettaglio per nulla scontato per una star di questo calibro, che decide di rompere la sua aura irraggiungibile e di abbattere così il muro invisibile che c’è tra artista e pubblico -, ma ne è sceso con un bel paio fiammante di Air Jordan.

L’Italia è finalmente pronta ad accogliere i grandi rapper d’oltreoceano?

Dopo un’ora esatta (un tempo fugace, forse troppo per il prezzo decisamente ingente del biglietto), la musica finisce, le luci si riaccendono e prima di scappare su un van dai vetri oscurati che sfreccia fuori dall’Ippodromo per portarlo in un’altra città a ripetere la magia, Travis Scott saluta la folla oceanica in completa adorazione con un circostanziale “Grazie Milano, è stata una delle serate più belle della mia vita”.

La messa è finita, ora possiamo andare in pace e pensare a quanto questa serata sia stata importante non solo per i presenti, ma per il rap nel nostro Paese, dove finalmente il genere sta attecchendo abbastanza da accorciare sempre di più le distanze dai grandi festival nel resto d’Europa (vedasi anche la recentissima presenza di Nas, l’imminente arrivo di Kendrick Lamar per la seconda volta in un anno esatto e il ritorno di 50 Cent e Busta Rhymes al Forum di Assago). E allora, non ci resta che indossare le nostre scarpe più comode, correre in mezzo al fango per raggiungere le prime file e percorrere i metri che ci mancano. Intanto potete comunque chiamare vostra madre e dirle “Guarda, mamma, Travis Scott ci ha fatto volare”.

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