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Junior Cally: «Le polemiche nate dopo che è uscito il testo: come mai?»

Ha sfidato i giornalisti a calcetto e poi Junior Cally ha affrontato a volto scoperto le questioni: «Dal 31 dicembre la gente sa della mia partecipazione»

Autore Silvia Danielli
  • Il4 Febbraio 2020
Junior Cally: «Le polemiche nate dopo che è uscito il testo: come mai?»

Junior Cally, foto di Sebastiano Fernandez

Junior Cally contro tutti, e viceversa. Ieri sera però il campo dove è stata lanciata la sfida (ai giornalisti, nello specifico) era quello di calcio. Perché il rapper di Focene, per stemperare gli animi e le tensioni prima delle esibizioni sanremesi che avranno inizio stasera, ha deciso ieri stesso di proporre una partita a calcetto in terra Ligure. E, al termine, Junior ha risposto finalmente alle domande e alle polemiche che circolano da giorni sulla sua presenza sul palco dell’Ariston ritenuta da molti inopportuna per i vecchi testi del 2017 e 2018.

Il testo incriminato di Strega

«In quella canzone (parla di Strega, ndr) racconto anche di quando mio padre ha avuto 3 infarti e noi non avevamo i soldi per comprargli le medicine», spiega subito Junior, all’anagrafe Antonio Signore. «Poi c’è anche quell’altra parte, è vero, dove racconto di ragazze che ti mandano foto oscene su Instagram. Però nella mia discografia ci sono anche canzoni d’amore, sono un ragazzo normale, adesso innamorato. Non inneggerei mai alla violenza».

Non c’è però nessun desiderio di rinnegare niente del testo passato: «Nei miei testi è come se scrivessi una fiction. Se si prende Sigarette si vede che parla d’amore, come pure Capelli Rossi che ha pure più streaming di Strega, tra l’altro mai stata distribuita discograficamente: è un video fatto su YouTube all’inizio della mia carriera».

I tempi della polemica

È la tempistica delle polemiche ad aver suscitato dei dubbi nel rapper: «Mi fa strano che il 31 dicembre hanno saputo tutti della mia partecipazione e nessuno ha detto niente. Il 6 gennaio mi hanno visto ai “Soliti Ignoti” e anche lì tutti zitti. Proprio il giorno dopo degli ascolti in anteprima ai giornalisti, il 17 gennaio, quando è circolata anche quella parte di testo famosa (l’attacco sia a Salvini che a Renzi, ndr) è scoppiato il finimondo. È chiaro che due domande me le sono fatte ma non posso dire niente di sicuro. Tutte le accuse mi hanno colto alla sprovvista e mi sono spaventato per mia mamma che ha 60 anni e poteva leggere di suo figlio che inneggiava alla violenza contro le donne. È assurdo».

Ora: No, Grazie

Comunque sul palco dell’Ariston Junior non vede l’ora di salire: «Voglio cantare No, Grazie, di quello si deve parlare ora: racconto di come nel mio Paese di 1800 abitanti, io sono riuscito a trovare la mia strada grazie al mio talento e alla fortuna, mentre tanti ragazzi no e mi dispiace per loro».

Paura per possibili contestazioni?: «No. Se ci saranno vedrò come rispondere». E per una possibile reazione di Salvini? «Nemmeno. Non credo ci sarà. Io non sono un politico, sono un rapper, non vedo perché dovrebbe rispondermi».

Un Sanremo “diverso”

Di sicuro Junior affronterà un Sanremo molto diverso dalle aspettative iniziali: «Me lo immaginavo da sconosciuto. Invece arrivo con ben altro carico. Lo affronterò con responsabilità verso la canzone che porto e verso quel palco, questo è certo».

Maschera sì, maschera no

Mentre se indosserà la maschera o meno non ha ancora deciso: «La questione è cambiata ancora una volta. Devo privilegiare la modalità che mi rende più semplice interpretare il mio pezzo, anche se la maschera fa parte della mia storia. Quindi non ho ancora deciso cosa farò, lo vedrete direttamente domani, mercoledì 5 febbraio».

Junior Cally sarà sul palco dell’Ariston domani sera. Stiamo a vedere…

 

 

 

 

 

 

 

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