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Elodie e Red Light : «In 7 brani esprimo una sensualità libera»

La cantante ha presentato un nuovo progetto da club che uscirà a sorpresa domani e ha parlato di argomenti molto seri: dalla libertà femminile alle paure di tutti

DiSilvia Danielli

Il5 Ottobre 2023

Elodie, sul palco del Forum di Milano. Foto di: Francesco Prandoni

Elodie presenta il suo primo clubtape: Red Light, annunciato a sorpresa solo ieri e in uscita domani, venerdì 6 ottobre, con una super cover di Milo Manara. Il clubtape non sarà considerato per i conteggi della classifica FIMI/GfK, per esplicita richiesta del management Double Trouble e di Island Records, “per non inserirsi nelle solite logiche di mercato”, spiegano.

L’atmosfera è decisamente particolare per essere un giovedì mattina di inizio ottobre. Siamo in un club di Milano, poltroncine in velluto e specchi ovunque, che ricorda un night club anni ’90 e davanti a noi un mega schermo presenta i sette video super sexy che accompagneranno i sette pezzi, tanti sono i brani di questo nuovo e particolare progetto. Brani con bassi molto potenti e da club, supervisionati da Dardust. Red Light (non un album né un EP) è stato anticipato da A Fari spenti, il brano del video che tanto ha fatto discutere perché lei si mostrava nuda.

Elodie arriva dopo poco e subito spiega l’origine di questo clubtape. «Questo progetto è nato dopo la mia prima data al Forum di Assago. Tornata a casa mi sono resa conto che mancava qualcosa nel mio concerto. Ovvero della cattiveria, un po’ di musica club, proprio quel mondo che mi ha cresciuta. Mi sono resa conto che dopo quel concerto ero riuscita a guardare maggiormente in faccia le persone che erano venute a un live. Volevo raccontarle, proprio come non avevo mai fatto». E a proposito di Forum, Elodie annuncia il suo terzo in arrivo: dopo il sold out del 20 novembre, ne terrà un altro il 9 dicembre (tutto il tour è organizzato da Vivo Concerti).

Elodie Red Light e i video sexy

I video, curati da TheMorelli Brothers, come si preannunciava, sono tutti decisamente sexy, con parecchi rimandi ai visual di altre artiste da Madonna a Miley Cyrus. Con un messaggio che “volevo fosse cattivello”, come spiega Elodie. In uno, dove l’artista indossa una canotta Prada, compare anche Anna Dello Russo, iconica giornalista di moda, direttrice artistica di Vogue Japan. «Volevo ironizzare sull’esclusività del mondo della moda e Anna si è prestata senza problemi».

In un altro Elo si presenta con i capelli a punta come se fosse la statua della libertà. In un video, invece, sembra tirar fuori il suo lato più tribale mentre balla a piedi nudi. In uno gioca con i completini di Versace e con i rimandi al video di Vogue di Madonna. In un’altra clip, con ritmi a là Disclosure, gioca con l’immaginario sadomaso e lotta con sé stessa. Una Elodie con la parrucca bionda gioca al tiro alla fune con la Elodie mora. Entrambe con corpetto di pelle.

Elodie torna sulla polemica del video di “A Fari spenti”

Elodie ha voglia di parlare e di raccontare perché secondo lei sia necessario mostrarsi anche senza veli se una persona ne ha voglia, soprattutto in questo periodo storico così delicato. «Il corpo non dovrebbe suscitare scandalo. Questo è il mio corpo: il mio manifesto di donna libera». Alcune persone, nelle scorse settimane, le hanno fatto notare che non fosse necessario mostrarsi senza veli (per la nota polemica del video di A fari spenti): «Ce n’è bisogno eccome! Il corpo è nostro e siamo libere di decidere come utilizzarlo: per me – sottolinea l’artista – è arte e libertà».

Tutti abbiamo troppa paura. Io credo di non averne più grazie all’analisi che sto portando avanti da anni

Io credo di avere la responsabilità di prendere una posizione da artista. «Questa estate è stata terribile per gli episodi di violenza. Terribile per tutti, sia per le donne che per gli uomini. Nessuno è esente. Tutti dovremmo riflettere sul fatto di aver subito o meno degli episodi di sessismo».
E ancora sulla paura: «Tutti abbiamo una paura pazzesca. Io credo di non averla più in questo momento e ciò grazie all’analisi che sto facendo da anni. Anche gli uomini hanno paura delle donne perché noi procreiamo».

Elodie Red Light e la cover di Milo Manara

Da quell’immagine di A fari spenti tanto discussa è nata però la cover del clubtape curata da Milo Manara. «Lui ha pensato di togliere la mano pudica della mia foto e di porla in un gesto deciso. Del resto è un artista che ha dedicato tutta la sua vita all’immagine sensuale. È stato un onore che accettasse di lavorare alla mia cover».

Elodie e l’importanza della terapia

A Elodie viene chiesto se lei stessa abbia dovuto combattere con i sensi di colpa e con degli abusi subiti. «A chi non è capitato di subirne? E non sto parlando di quelli fisici ma di quelli mentali. Ho dovuto difendere il mio modo di essere e il mio lavoro mi ha aiutata tanto. Ma anche la terapia (io seguo la EMDR) mi ha fatto comprendere meglio il mio rapporto con la rabbia. Non che io sia risolta. Tutt’altro».

Il brano “Elle” e la comunità LGBTQIA+

Quest’estate Elodie si è schierata chiaramente contro il ritiro del patrocinio da parte della Regione Lazio in favore del Pride di Roma. E nel brano Elle canta: “A certa gente con le idee confuse non farò le mie scuse”. «Mi riferisco alle persone che commentano. È un pezzo manifesto. Io ho idea da che parte stare. Nel clima che stiamo respirando oggi mi sembra che stiamo tornando indietro, mi sembra che le persone in minoranza vengano bullizzate. Sono dispiaciuta e incazzata».

Elodie, Red Light, la collaborazione con (RED) e lo speciale di Sky Italia

Elodie collabora per questo progetto con (RED), organizzazione no-profit fondata nel 2006 da
Bono e Bobby Shriver, per contrastare le crisi sanitarie globali. Donerà il 100% dei profitti derivanti dalla vendita della t-shirt (RED) LIGHT per sostenere i programmi sanitari salvavita a donne e ragazze nell’Africa subsahariana.

La cantante sarà anche protagonista di “Elodie Show 2023”, in onda il 10 novembre su Sky Uno, in streaming su NOW e in chiaro su TV8. Alle immagini del live del Forum di Milano si alterneranno frame in cui l’artista racconta la sua storia e la sua musica.