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Locarno 76 torna ad essere la culla del cinema d’autore

Fino al 12 agosto va in scena il celebre festival, che come tutti gli anni trasforma la cittadina ticinese nella capitale del cinema d’autore

Autore Billboard IT
  • Il3 Agosto 2023
Locarno 76 torna ad essere la culla del cinema d’autore

Fino al 12 agosto va in scena l’edizione 76 del Locarno Film Festival. Come tutti gli anni, l’evento trasforma la cittadina ticinese nella capitale del cinema d’autore. Lo fa attraverso il Concorso Internazionale, che assegnerà il prestigioso Pardo d’Oro, e le numerose sezioni parallele, ospiti, eventi speciali ed eventi musicali che movimenteranno le serate locarnesi.

La sede principale del festival sarà come da tradizione Piazza Grande, cuore e vetrina dell’evento con le sue 8mila sedie giallonere e il suo schermo gigante. Una sorta di grande arena all’aperto, dove saranno proiettate diciassette opere, tra cui dieci prime mondiali.

Qui potremo vedere, tra gli altri, The Old Oak, ultimo lavoro del maestro del cinema realista sociale inglese Ken Loach, il dramma migratorio Shayda di Nora Niasari prodotto da Cate Blanchett e la nuova regia di Edoardo Leo, Non Sono Quello Che Sono, ambiziosa rilettura dell’Otello di Shakespeare in salsa capitolina.

Ci sarà spazio anche per classici che rivivranno nella cornice di Piazza Grande. Come La Paloma di Daniel Schmid o il capolavoro La Città delle Donne di Federico Fellini, restaurato dalla Cineteca di Bologna in occasione del centenario del regista.

Il Concorso Internazionale di Locarno 76

A contendersi il Pardo d’Oro saranno diciassette lungometraggi caratterizzati da musica e compenetrazione delle varie forme artistiche. Se il regista e musicista francese Quentin Dupieux (che sotto il moniker Mr Oizo fu un autentico one hit wonder della dance anni ’90 con Flat Beat) coniuga nel suo Yannick cinema e teatro.

La musica come via di fuga da emarginazione e violenza è il nucleo di Manga D’Terra, coproduzione svizzero-portoghese diretta da Basil da Cunha.

Da non perdere anche il meta-cinema di Do Not Expect Too Much from the End of the World, della nuova voce del cinema rumeno Radu Jude (suo il cult Sesso Sfortunato o Follie Porno del 2021) e le frenetiche, spietate danze di Animal di Sofia Exarchou, che esplora il lato oscuro di un resort all-inclusive sotto il sole scottante della Grecia.

Gli ospiti di Locarno 76

Il 2023 strapazzato dallo sciopero degli attori di Hollywood non ferma la passerella delle grandi personalità della storia del cinema che faranno visita a Locarno.

Ci sarà la scheggia impazzita del cinema indie americano Harmony Korine, premiato col Pardo d’Onore Manor. L’anarchico e poetico regista californiano incontrerà e converserà col pubblico il 12 agosto presso il Forum Spazio Cinema. Durante il festival saranno proiettati i suoi cult Gummo e Spring Breakers.

Visto che siamo tutti in ansia di vedere lunedì prossimo Travis Scott presentare a Roma il suo Utopia per la prima volta dal vivo, ricordatevi che Korine è stato direttamente coinvolto nella realizzazione del film Circus Maximus.

Il Pardo alla Carriera verrà consegnato a Tsai Ming-liang, autore cinese “trasversale” cresciuto tra Malesia e Taipei, vincitore del Leone d’Oro a Venezia nel 1994 con Vive l’Amour.

A Locarno 76 saranno presenti anche l’icona del cinema francese Isabelle Adjani (protagonista del cortometraggio Dammi con Riz Ahmed, Barbet Schroeder, Franco Maresco) e i visionari autori Denis Côté e Bertrand Mandico.

tsai ming-liang (premio)
Il regista Tsai Ming-liang, che sarà premiato col Pardo alla Carriera

La rotonda: dove si balla

Nello spazio gratuito de La Rotonda, a pochi metri dalle sale del festival, musica e spettacoli animeranno le serate a partire dalle 18.

Qualche nome? La giovane cantautrice svizzera soul-pop Veronica Fusaro, di ritorno da Glastonbury ed Eurosonic Festival (giovedì 3 agosto); la vincitrice del premio Mogol Matilde (venerdì 4); Davide Van De Sfroos (sabato 5); la scatenata Vasco Jam (mercoledì 9); e la serata rap di venerdì 11 agosto con Mattock, Tommy Gun e Pablo.

Swatch e Locarno, un legame sempre più stretto

Già sponsor del festival da molti anni, Swatch diventa main partner di Locarno 76. Oltre all’assegnazione dello Swatch First Feature Award del valore di 15mila franchi svizzeri a un giovane regista e alla realizzazione di un orologio in edizione speciale limitata dedicato ai colori del festival, Swatch è protagonista di alcune iniziative parallele

Per esempio la possibilità, per il pubblico, di visitare gli Swatch Studios e il suo red carpet situati a pochi passi da Piazza Grande, e l’inaugurazione della nuova sede dello Swatch Art Peace Hotel presso BaseCamp, il campus del Locarno Film Festival per giovani creativi tra i 18 e i 30 anni provenienti da tutto il Mondo e di tutte le discipline artistiche che aumenta il raggio della sede principale di Shanghai (inaugurato nel 2011).

Al campus di via al Sasso 1 avrà luogo fino all’11 agosto la mostra Love is Love. The colours of Pride, risultato del lavoro di sei artisti che hanno seguito il tema del Pride, appunto, per realizzare le proprie opere.

«Dare un tema di partenza può sembrare un vincolo, ma è stata in realtà una direzione che ha sprigionato la creatività e le diverse prospettive individuali, culturali e geografiche degli artisti», spiega Carlo Giordanetti, CEO di Swatch. «Volevamo una tematica che rispecchiasse un valore del marchio, accostata a un’altra parola chiave, la leggerezza, che pervadesse e guidasse il lavoro e la residency degli artisti. In fondo, l’Art Peace Hotel è e deve rimanere un “happy place”».

Articolo di Luca Zanovello

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