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In giro per “Discoteche abbandonate” con Max Pezzali

Per presentare il nuovo singolo in uscita lunedì 15 marzo, Max ci ha portato nella sua Pavia alla (ri)scoperta dei locali che hanno segnato la sua giovinezza e la sua musica

Autore Samuele Valori
  • Il12 Aprile 2024
In giro per “Discoteche abbandonate” con Max Pezzali

Foto di Michele Piazza

Vederlo in outfit sportivo come al solito, con in t-shirt e occhiali da sole, descrivere e raccontare i luoghi di Pavia, mentre cammina per i vicoli del borgo che ricorda a memoria, fa un certo effetto. Se non avesse fatto il cantautore, Max Pezzali sarebbe stato perfetto come guida turistica perché ama raccontare. Soprattutto quando l’argomento è legato al mondo anni Ottanta e Novanta, lo stesso che abitava i testi delle canzoni degli 883. Max Pezzali nel nuovo singolo Discoteche abbandonate rende omaggio ai decenni che l’hanno forgiato come persona e l’hanno fatto crescere come artista. E allo stesso modo di come cerca sempre di rendere partecipe il proprio pubblico, ha voluto raccontarci la nuova canzone portandoci in gita. Sì, nel vero senso della parola, con tanto di pullman e pranzo al sacco. La meta? Le due discoteche, ormai abbandonate, della sua vita.

Alla riscoperta di un passato che sta tornando

Durante il viaggio in direzione Pavia, abbiamo ascoltato il nuovo singolo: Discoteche abbandonate ha il suono dance del periodo che tenta di riportare in vita con un testo intriso di nostalgia e amarezza verso qualcosa che sembra non esistere più. «Non solo le discoteche degli anni ’80-’90, ma anche molte degli anni Duemila non ce l’hanno fatta, soprattutto dopo la pandemia Covid-19. Non sono riuscite a reggere l’impatto con la modernità per mille motivi. Vedere quei luoghi così epici completamente vuoti mi ha spinto a scrivere questo pezzo» racconta dal microfono Max Pezzali in piedi in mezzo al pullman.

La principale ispirazione è arrivata da un libro fotografico del 2021 curato da Alessandro Tesei e Davide Calloni intitolato Disco Mute. Un’opera che attraverso le immagini di oggi racconta come sono diventate le piste da ballo e i locali di ieri. «Quelle foto mi hanno fatto pensare a quanto quei posti siano stati importanti per la mia generazione e per tanti altri. Un luogo, spogliato delle persone che l’hanno vissuto, perde completamente tutto il suo fascino che rimane solo nella memoria. Sembravano delle immagini di una civiltà decaduta, tipo Atlantide» spiega il cantante.

Tra le discoteche abbandonate presenti nel libro, quella che più ha colpito Max Pezzali è stata il Prince di Riccione. «È uno di quei locali che non esistono più che mi dà più nostalgia. Esibirsi lì con gli 883 fu un punto di arrivo. Non solo perché da “normale” non mi avrebbero mai fatto entrare, ma anche perché rispetto al Cocoricò, dove eravamo degli alieni, lì ci sentivamo a casa». La scelta stilistica e promozionale di Max Pezzali è un’operazione amarcord volta a ricreare l’immaginario del periodo, tant’è che Discoteche abbandonate uscirà solo in radio e su YouTube. Come avveniva tanti anni fa. «Non si tratta di una scelta ideologica, ma è un modo per raccontare il tempo a cui si ispira questa canzone e per tornare indietro in una in una zona spaziale-temporale della mia testa» rivela il cantante.

Le discoteche abbandonate di Pavia

Max ha speso molti pomeriggi e altrettante notti a Pavia, momenti che poi sono diventati una sorta di cultura generale del pop italiano. Tutti conoscono la Regina del Celebrità, pur non sapendo neppure dove si trovi esattamente quel locale. Proprio il Celebrità, insieme al Docking, è una delle due discoteche abbandonate che Max Pezzali vuole rivedere.

«Ora sembra un supermercato» dove risuonano «i fantasmi di una vecchia compagnia» canta Max Pezzali nel suo nuovo singolo. Quando arriviamo davanti al Docking, dopo aver attraversato il Ponte Coperto della città ed esserci addentrati nelle vie interne del centro, non si può non provare proprio la sensazione descritta dalla canzone. Un cancello di un banale condominio, senza alcun cartello, con nessun dettaglio che lo renda riconoscibile.

«La gente non sopportava il rumore, pensava che le discoteche fossero la causa del degrado. Oggi, che è passato del tempo, si può dire che quel mondo lì, tanto avversato per più di vent’anni, ha avuto dei meriti culturali. Io ero il più provinciale dei provinciali e qui al Docking ho ascoltato per la prima volta delle produzioni che mi hanno influenzato in seguito. Qui ho visto persino uno spettacolo di Drag Queen che, per l’epoca, era qualcosa di inedito. Era un orgoglio dei gestori far vedere che loro c’erano arrivati per primi e che ti portavano una cosa nuova» racconta Max in un fiume di parole.

Max Pezzali davanti all’edificio che ospitava il Docking

Gli aneddoti aumentano di numero quando arriviamo davanti al Celebrità. Oggi è un garage, «allora di notte era spaventoso». In effetti, ci troviamo in una stradina strettissima, talmente piccola che per un attimo ci siamo dovuti spostare per permettere a un’auto di attraversare il vicolo. «A incutere maggiore timore erano i buttafuori, soprattutto per noi che per la prima volta entravamo nel mondo della notte. Che poi, in realtà, il più delle volte erano dei volontari». Max Pezzali racconta di come fosse solito fare la spola tra i due locali con i suoi amici e come talvolta venisse rimbalzato per colpa del dress code: «Il Docking era tremendo. Lì, a meno che non eri proprio un figo – e allora entravi comunque – vigeva il “lodo giacca”. Se non indossavi la giacca non entravi. E se non entravi andavi al Celebrità».

Non ci sarà un nuovo album di Max Pezzali

Il videoclip del nuovo singolo che uscirà su YouTube alterna le foto di Disco Mute alle testimonianze testuali di diversi DJ italiani dell’epoca. Max Pezzali ha raccolto le dichiarazioni tra gli altri di Alex Gaudino, Joe T Vannelli, Ralf, Albertino, Fargetta, Gabry Ponte e Mauro Piccotto. Una dedica speciale è rivolta a Claudio Coccoluto: «Lui difendeva a spada tratta la cultura della notte e della discoteca nell’epoca in cui invece tutti facevano la gara a screditarle». Dagli anni Duemila la percezione è cambiata grazie all’arrivo dell’EDM, genere che ora sta vivendo una seconda vita grazie a talenti come quello di Peggy Gou. «Per me lei oggi rappresenta il punto più alto, soprattutto perché ha saputo coniugare la propria musica con le regole del mercato. Peggy Gou oggi è come un brand» rivela Max.

Discoteche abbandonate verrà incluso nei concerti estivi, ma non è l’anticipazione di un nuovo album. «Non è in previsione. Mi pongo sempre questa domanda: “C’è proprio bisogno di un disco di Max Pezzali nel 2024, con tutto il materiale che c’è stato e le novità attuali?”. Io credo che non ci sia la necessità finché non avrò un argomento sul quale potrò avere un punto di vista solo mio, come in questo caso».

Ovviamente Max va orgoglioso dei giovanissimi, molti dei quali neppure nati all’epoca di Hanno ucciso l’Uomo Ragno. «La Gen Z è simile alla mia generazione con l’unica differenza che è molto più realista. Questo rende i giovani di oggi molto più cinici. Noi eravamo più incoscienti e sognatori. Facevamo anche cose senza senso con l’idea che avrebbero potuto in qualche modo funzionare». E a livello musicale, chi sono i più vicini agli 883? Max Pezzali non ci pensa troppo e dice Pinguini Tattici Nucleari.

Il tour, il fumetto e la serie

Max Pezzali ha molti progetti in ballo. Si è già parlato molto della serie tv Hanno ucciso l’uomo ragno – La vera storia degli 883 che uscirà in autunno e che è stata girata nei luoghi che hanno visto crescere Pezzali e Repetto, compresa Pavia. Il tour, che avrà un’estetica fumettistica, sarà accompagnato anche da un nuovo comic book, intitolato proprio Discoteche abbandonate, sceneggiato da Roberto Recchioni e in uscita a maggio. Si tratta del seguito di Max Forever All Stars presentato e andato sold out al Lucca Comics 2023.

Di seguito le date del tour Max Forever (Hits Only):

  • Domenica 09 giugno 2024 | TRIESTE – STADIO NEREO ROCCO – DATA ZERO
  • Mercoledì 19 giugno 2024 | TORINO – STADIO OLIMPICO
  • Sabato 22 giugno 2024 | BOLOGNA – STADIO DALL’ARA – NUOVA DATA
  • Domenica 23 giugno 2024 | BOLOGNA – STADIO DALL’ARA – SOLD OUT
  • Giovedì 27 giugno 2024 | ROMA – STADIO OLIMPICO
  • Domenica 30 giugno 2024 | MILANO – STADIO SAN SIRO
  • Lunedì 01 luglio 2024 | MILANO – STADIO SAN SIRO
  • Martedì 02 luglio 2024 | MILANO – STADIO SAN SIRO
  • Martedì 09 luglio 2024 | MESSINA – STADIO SAN FILIPPO
  • Sabato 13 luglio 2024 | BARI – STADIO SAN NICOLA – NUOVA DATA
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