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I tre migliori brani di “Trueno”, il deragliamento personale di Stabber

Esce oggi il primo album del producer che fa della sperimentazione fuori dalle traiettorie la sua arma vincente

Autore Greta Valicenti
  • Il15 Marzo 2024
I tre migliori brani di “Trueno”, il deragliamento personale di Stabber

Foto di Roberto Graziano Moro

Negli ultimi anni nel rap italiano abbiamo assistito a una crescita esponenziale sulla scena del numero di producer album, ma possiamo dire con una certa dose di serenità che non sono molti quelli destinati a lasciare un segno nel genere. Alla schiera dei progetti più riusciti, però, si aggiunge oggi Trueno di Stabber, che dopo una vita passata nell’hip hop duro e puro si cimenta per la prima volta in un progetto completo e solido, tanto eterogeneo quanto coeso, in cui a farla da padrone è la sperimentazione libera e sfrenata e allo stesso tempo minuziosa e ricercata che si rivela essere la sua arma vincente.

“Il concept dell’album”, racconta Stabber, “si esprime a pieno nel titolo. La la AE86 Sprinter Treno è una vecchia Toyota in produzione tra l’83 e l’86 e proprio questa piccola auto a trazione posteriore è diventata il simbolo di quello che oggi è noto come drifting, disciplina che consiste nel guidare sbandando in modo controllato. L’idea era quella di fare musica che “sbandasse” piuttosto che seguire in modo ordinario le richieste e le aspettative“. Una cosa che, nel 2024, sembra quasi un tuono nel cielo sereno del rap italiano (e non solo), troppo spesso uguale a se stesso.

Ad accompagnare Stabber nella sua guida prudente e allo stesso tempo ad alta velocità e tensione, venti artisti perfettamente calibrati tra loro che svestono i panni canonici per indossarne di nuovi confezionati su misura. Danno, Dj Craim, Noemi, Nitro, Gemitaiz, Angelina Mango, Yung Snapp, Venerus, Miraa May, Coez, Annalisa, Salmo, Johnny Marsiglia, Alborosie, J Lord, Ginevra, Laila Al Habash, Gaia, Noyz Narcos e Darrn. Di questo bellissimo viaggio che è Trueno abbiamo scelto quelle che secondo noi sono tre delle tappe migliori.

ll profumo delle rose (ft. Danno e Dj Craim)

Trueno, il primo producer album di Stabber non poteva che aprirsi con un sempre magistrale Danno e Dj Craim, riunendo così quel culto dell’hip hop italiano underground che è stato Artificial Kid. E proprio il riecheggio di uno dei progetti più futuristici, distopici e cyberpunk del rap nostrano è una dichiarazione di intenti del progetto: “L’idea era quella di fare musica che “sbandasse” piuttosto che seguire in modo ordinario le richieste e le aspettative”, come racconta StabbyoBoy. Insomma, Trueno è a tutti gli effetti il nuovo deragliamento personale di Stabber. 

Piove forte (ft. Gemitaiz, Angelina Mango, Yung Snapp)

La forza di un producer album sta nella sua capacità di sperimentare, dando vita a combinazioni inaspettate e portando gli artisti fuori dalla propria zona di comfort vestendoli di nuovi panni senza che il risultato finale sembri artefatto e disarmonico. Emblema di questo concetto è Piove forte, che oltre a confermare Gemitaiz e Yung Snapp ci restituisce un’inedita Angelina Mango che dà il meglio di sé anche su sonorità elettroniche e notturne apparentemente lontanissime dal suo mondo. Quando anche la derapata è la strada giusta.

Due lune (ft. GINEVRA e Laila All Habash)

Nell’oscurità di Trueno oltre alle stelle servivano due lune e GINEVRA e Laila Al Habash – le cui voci eteree si incastrano in modo magnetico nella produzione oscura e tagliente di Stabber, restituendone tutto il climax tensivo – si calano perfettamente nel ruolo. Uno degli esperimenti meglio riusciti del disco.

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