Interviste

A spasso su una Mustang con Rkomi: i nuovi brani, Sanremo, Vasco. L’intervista

Venerdì sera siamo saliti in macchina con il rapper che sta per pubblicare nuove canzoni e sta per affrontare il suo primo festival con “Insuperabile”. Ci siamo fatti raccontare tutto

Autore Silvia Danielli
  • Il24 Gennaio 2022
A spasso su una Mustang con Rkomi: i nuovi brani, Sanremo, Vasco. L’intervista

Rkomi, foto: ufficio stampa

Rkomi corre. Non come Lola corre, la protagonista del film culto del ’98 di Tom Tykwe che non sapeva dove sbattere la testa per recuperare il denaro necessario a salvare il compagno nei guai. Rkomi sa bene dove andare e anche come. Ad aprile, nei visual che lanciavano il suo album Taxi Driver lo abbiamo visto guidare il taxi come Travis Barker (il protagonista dell’omonimo film di Martin Scorsese). Album che è stato semplicemente il più ascoltato, secondo la classifica Fimi/GfK, di tutto il 2021 e che avevamo già deciso di raccontare bene con la nostra cover story di settembre.

Lo scorgeremo idealmente su un autobus in uno (Autobus di notte) dei nuovi brani che usciranno questo venerdì 28 gennaio e che andranno ad arricchire appunto Taxi Driver.

E per parlare di questi nuovi brani e della sua imminente partecipazione al festival di Sanremo con Insuperabile lo osserviamo come passeggero sul sedile posteriore di una Mustang d’epoca.

È venerdì sera, 21 gennaio, e sui Navigli a Milano c’è un’atmosfera a dir poco surreale. In teoria, sarebbe un orario di punta per chi torna a casa dall’ufficio e per chi esce a cena. In pratica, la città non è vuota ma c’è ben poco fermento per essere un fine settimana normale. Quindi, ci abbassiamo (personalmente, senza sforzo) per entrare in macchina e con Rkomi aka Mirko Martorana iniziamo il giro in zona.

Ci tenevo a proporre delle note di rock industrial, quindi Deftones e Nine Inch Nails sono assolutamente azzeccati come paragoni. Vorrei proporre un suono più cattivo in generale ma non ci sarà solo quello. Perché mi piacciono tante cose diverse e poi non potrei proporre un prossimo album metal. Credo che il pubblico vada accompagnato e anche me stesso! Meglio fare le cose bene e con calma.

C’è anche tanta elettronica e tanto pop: è un bell’ibrido. In fondo Insuperabile rappresenta in piccolo Taxi Driver: tanti mondi diversi che però hanno coerenza tra loro. I Depeche Mode sono un riferimento, anche perché adoro Dave Gahan: super teatrale, carismatico, fluido. In un futuro mi piacerebbe essere così: con quella stessa fisicità e capacità di riempire lo spazio sul palco.

È nato subito dopo l’uscita di Taxi Driver in un momento in cui mi ero imposto di non scrivere e di non andare in studio, se non per dei feat. L’ho scritto anche con Alessandro La Cava, che ha preso parte alla melodia del ritornello, e poi con Katoo, che aveva scritto anche Partire da te e pure il nuovo Ho paura di te. Mi trovo benissimo: è un “nerdone”, amante del metal ma che sa divertirsi di brutto.

Non dirò che vado per divertirmi, perché lo dicono tutti. Però una parte di leggerezza va mantenuta a tutti i costi, se no c’è qualcosa che non va. Mi metterò a nudo in maniera diversa: questo è sicuro. Avrò solo quattro minuti e questa cosa mi affascina e mi spaventa. Non avrò il tempo di scaldare il mio pubblico di brano in brano come a un concerto.

Mi stavo allenando in palestra (quella fondata da lui, ndr). Ero un po’ in ansia ma in generale non voglio certo assecondare questo stato d’animo stando fermo impalato. Mi sono sorpreso perché il mio nome non è così scontato in quel contesto. Io mi ci vedo ma devo spiegare perché.

Amo vedermi in tante realtà diverse. Arrivo da dove arrivo ma sto bene ovunque e con chiunque.

Il primo con cui ne avevo parlato è stato Venerus un po’ di tempo fa, perché loro dovevano collaborare insieme. Quindi avevo pensato che i Calibro potessero essere interessati a suonare con giovani che li avessero ispirati. Mi è piaciuto tantissimo suonare con loro perché abbiamo dato spazio all’improvvisazione e cambiato tutto all’ultimo.

Assolutamente no! Anche perché sono abituato a interpretare la mia musica e trovo molto difficile farlo con quella di qualcun altro. Adoro Mina ma non potrei mai interpretarla, come dire. Vasco è perfetto: canta ma non è un cantante, rappa ma non è un rapper, non è un semplice oratore. È poetico, ironico, duro quando serve.

Mai. Mi piace anche che si mantenga un po’ di mistero. Lui è tante cose, è veramente enorme in termini lirici, non mi affiancherei mai alla sua figura. L’unico aspetto per cui potrei avvicinarmi a lui è per il fatto di spiazzare gli ascoltatori. Certo c’è sempre stato un filo logico immaginario nel suo personaggio, ma poi lui è stato di qua e di là, a destra e a sinistra. Per tutte le interviste che ho visto e letto lui non ha mai avuto un unico ruolo.

È una storia che potrebbe essere capitata a tutti: vedere un amico che ha perso un po’ il senno e si allontana, purtroppo. Urlo tanto in quel brano. È triste ma succede.

L’ispirazione iniziale arriva da un pezzo di Carboni ma poi non l’ho citato esplicitamente. Io adoravo andare in giro in tram o in autobus, sulla 90 in particolar modo per arrivare in quartiere da me, a Calvairate. È un luogo che mi mancherà sempre perché offre un punto di vista privilegiato sulla città.

Potrei, però sarebbe davvero difficile a livello pratico e non ci sarebbe la goduria di buttarsi sullo schienale e lasciarsi andare completamente. Ogni tanto mi capita in aereo, però non lo prendo certo con la stessa frequenza!

Non cambia molto. Alla fine, dove ti metti, ti metti. L’importante è rimanere liberi per fare il proprio lavoro di introspezione.

La tracklist dei nuovi brani:

01. INTRO (ULTIMA CURVA)

02. INSUPERABILE (brano in gara a Sanremo e disponibile nella settimana del festival)

03. LA CODA DEL DIAVOLO (con ELODIE)

04. MALEDUCATA (con DARGEN D’AMICO)

05. HO PAURA DI TE (con KARAKAZ)

06. FEGATO FEGATO SPAPPOLATO (disponibile dal 5 febbraio)

07. AUTOBUS DI NOTTE

08. AMICO DOVE SEI? (OUTRO)

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