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Il 2023 del K-pop: vendite, statistiche e ascolti

Nell’anno appena trascorso il K-pop ha visto un’ulteriore crescita. Nonostante la pausa dei BTS, che costituiscono tuttora la fetta più grande fetta dei ricavi, le vendite sono aumentate, soprattutto per quanto riguarda il mercato delle copie fisiche

Autore Samuele Valori
  • Il28 Gennaio 2024
Il 2023 del K-pop: vendite, statistiche e ascolti

TOMORROW X TOGHETER, Courtesy of BIGHIT MUSIC

I numeri possono essere noiosi, talvolta persino fallaci, ma nella maggior parte dei casi riescono a descrivere la grandezza di un fenomeno. 115 e 92, rispettivamente le band K-pop attive nel 2023 e quelle nate dal 2010 in poi (tra quest’ultime rientrano anche i BTS). Due numeri che testimoniano una crescita esponenziale del genere, oltre che di tutta l’industria musicale della Corea del Sud. D’altronde, si sta parlando di un Paese che da più di un decennio si sta espandendo in tutti i rami dell’intrattenimento, soprattutto nel cinema e con le serie tv. Non è un caso che, da qualche anno, Netflix, abbia deciso di investire nella produzione di titoli originali coreani. Nel 2023 ha stanziato la cifra monstre di 2,3 miliardi di dollari.

Il 2023 del K-pop in Corea del Sud: oltre i BTS

Sono usciti i primi report di Statista e Gitnux riguardo all’ultimo anno di musica K-pop e, come si poteva presumere dai dati di ascolto, le vendite sono aumentate. Qualcuno potrebbe stupirsi dell’aumento del 49% dei ricavi, soprattutto per il fatto che il 2023, come anche il 2024, verrà ricordato come l’anno di pausa dei BTS, il gruppo più redditizio e popolare. In questo senso non vanno dimenticati diversi fattori: gli album solisti di Jung Kook, Jimin e Suga e la definitiva esplosione di band emergenti come NewJeans e BLACKPINK. Questi però sono solo i nomi a cui noi italiani siamo più abituati.

Basta osservare il report degli album fisici più venduti in Corea del sud per rendersene conto e magari prendere spunto per scoprire nuovi artisti. Perché prendere in esame le copie fisiche? Perché è uno dei pilastri del mercato musicale K-pop. Il packaging e la cura con cui sono realizzati i booklet dei dischi degli idol sudcoreani attirano e alimentano il rapporto di alta fedeltà – non ce ne voglia Nick Hornby – tra gli artisti e i fan. Acquistare una copia fisica di un disco K-pop, oltre alla maggiore accessibilità del prezzo rispetto ai nostri standard, vuol dire avere tra le mani un prodotto unico.

Per esempio, l’edizione fisica di Persona (2020) dei BTS – stiamo parlando di un EP, nemmeno di un album – aveva all’interno un vero e proprio book fotografico, oltre alle fantomatiche cards. Sì, perché poi il tutto viene alimentato da gadget da collezionare, come possono essere appunto le figurine, che spingono i fan ad acquistare più copie dello stesso disco.

Gli artisti più venduti

Secondo l’analisi di Gitnux, la spesa mensile media per i contenuti K-pop è aumentata da circa 7.50 a 11 dollari a persona solo nel 2020. Con la spesa mensile più alta proveniente dagli Emirati Arabi Uniti con 36 dollari al mese.

Nella classifica degli album fisici più venduti in Corea, al primo posto troviamo l’EP FML dei SEVENTEEN, una delle boyband più giovani e in ascesa del panorama K-pop, insieme agli Stray Kids. Quest’ultimi sono al secondo posto con il loro terzo album 5-STAR. Anche nella terza e quarta posizione si alternano i due gruppi. Per trovare un nome differente bisogna scendere al quinto posto dove ci sono gli NCT DREAM, seguiti da un’altra rivelazione del 2023: i TOMORROWX TOGHETER (abbreviati TXT) con il loro EP The Name Chapter: TEMPTATION.

Statistic: Best-selling physical music albums in South Korea in 2023, based on unit sales (in millions) | Statista
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Le vendite delle copie fisiche negli Stati Uniti del 2023, pubblicate da Billboard US, e basate sul rapporto Luminate, testimoniano l’incredibile crescita delle vendite del genere. Sette dischi della top ten dei cd più venduti nello scorso anno negli U.S.A. sono K-pop. E c’è di più. A eccezione di 1989 (Taylor’s Version) di Taylor Swift che comanda la classifica, le restanti quattro posizioni della Top Five sono occupate da artisti sudcoreani. Ci sono gli Stray Kids con 5-STAR (520mila copie), i TXT con The Name Chapter: TEMPTATION (442mila copie). Poi ancora gli Stray Kids con ROCK-STAR (381mila copie) e le NewJeans con 2nd EP Get Up (332mila). Al sesto e al settimo posto ci sono i TWICE e i SEVENTEEN, mentre alla decima posizione c’è l’album solista di Jung Kook, Golden.

Il discorso cambia ovviamente se si guarda al mercato digitale. In Corea del Sud ai primi due posti ci sono le NewJeans con le loro hit Ditto e Hype Boy. Classifica diversa anche per quanto concerne gli eventi dal vivo. Le BLACKPINK, protagoniste anche del live su Meta Horizon, con 148 milioni di dollari sono quelle che hanno guadagnato di più. Seguono il componente dei BTS Suga (57 milioni) e le TWICE (54 milioni).

Statistic: Best-selling digital singles that charted based on the Circle index in South Korea in 2023 | Statista
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HYBE domina il mercato K-pop

Il mondo del K-pop, e della musica coreana in generale, si regge sul lavoro delle agenzie. Ragionando come delle aziende a tutti gli effetti, curano gli interessi degli idol in ogni aspetto, dall’immagine alla pubblicazione dei brani. In sostanza, uniscono i ruoli che solitamente sono svolti dal manager, dall’ufficio stampa e dalla casa discografica.

L’azienda leader del K-pop, già prima del 2023, è HYBE ed è facile comprendere il perché. Al suo interno ingloba alcune fra le principali label discografiche, tra cui la celebre Big Hit Music che detiene i diritti dei BTS (e di ogni lavoro solista dei sette componenti) e dei TXT. Tra le altre etichette possedute da HYBE ci sono BELIFT LAB (ENHYPEN), ADOR (NewJeans) e Pledis Entertainment (SEVENTEEN). I ricavi di HYBE sono aumentati del 41% nell’ultimo anno. Considerano che nel 2022 il guadagno netto era stato di 254,4 milioni di dollari, il 2023 avrà portato nelle casse dell’azienda almeno un centinaio di milioni in più. Il valore di mercato stimato dell’agenzia è di circa 8 miliardi di dollari (Fonte Seoulspace e Seoulz).

Nella speciale classifica delle agenzie più rilevanti del K-pop, al secondo posto c’è la JYP che detiene i diritti, tra gli altri, di Stray Kids e ITZY. Il suo valore si attesta attorno ai 3,7 miliardi di dollari. Più indietro la YG Entertainment, celebre per essere la casa discografica delle BLACKPINK, stimata 1,1 miliardi di dollari. Dallo scorso dicembre, YG non detiene più i diritti delle singole componenti della girl band che pubblicheranno i loro album solisti con un’altra etichetta.

Chi è l’artista K-pop che ha venduto di più nel 2023?

Nonostante i progetti solisti, anche di straordinario successo – il singolo Seven di Jung Kook ha superato il miliardo di streaming su Spotify – la pausa per via del servizio militare obbligatorio che li terrà occupati fino alla fine del 2024, i BTS sono ancora stati gli artisti K-pop più venduti a livello globale nel 2023.

La band ha venduto 34 milioni di copie, distribuite tra i loro vari album, staccando di oltre dieci milioni gli NCT (24 milioni) e gli EXO (14 milioni). I BTS hanno generato un indotto di circa 6 miliardi di dollari per l’economia sudcoreana. La cifra, in dieci anni, potrebbe toccare i 40 miliardi. La band sudcoreana dovrebbe tornare nel 2025, quando tutti i sette membri avranno concluso il servizio di leva. I presupposti per un ulteriore exploit di vendite non solo non è fantascienza, ma è lo scenario più realisticamente possibile.

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