Interviste

Chadia Rodriguez: «La musica è una pillola più dolce per raccontare la realtà»

Esce oggi il nuovo singolo “Tutt* stran*”, un brano che si inserisce perfettamente nella nostra attualità e con cui, forse, iniziare un percorso verso il primo album ufficiale

Autore Cristiana Lapresa
  • Il10 Dicembre 2021
Chadia Rodriguez: «La musica è una pillola più dolce per raccontare la realtà»

Chadia Rodriguez, foto di Mattia Guolo

Dall’Ep Avere 20 anni, di anni ne sono passati solo una manciata, e infatti la giovane 23enne Chadia Rodriguez è ancora molto giovane e con una carriera tutta da costruire. Ma lo sta facendo egregiamente, scoprendo tassello dopo tassello tutte le sfaccettature della sua musica, con un singolo dopo l’altr, ognuno legato a temi importanti.

Dal bullismo al body shaming, affrontati in brani come Bella così con Federica Carta, o ancora Non mi uccidere, scelto per la colonna sonora dell’omonimo film di Andrea De Sica, l’artista è tornata oggi con una nuova produzione di Big Fish. Con il nuovo brano Tutt* stran* (Epic/Sony Music Italy/Yalla Movement) l’attenzione si sposta sulla libertà, che in questo periodo storico è un termine dai significati molteplici e per il quale dobbiamo davvero lottare fino in fondo nei più disparati ambiti della nostra vita.


Tutt* stran*, in questo caso, è un vero e proprio incoraggiamento ad essere se stessi nella propria bellissima diversità. Senza aver paura di un confronto, come insegna la stessa Chadia nel suo nuovo programma di Discovery+ in cui guida la conversazione al femminile di un talk show tutto suo, Sex, Lies and Chadia.

In realtà è come se avessi preso una pausa di riflessione, che poi in realtà è stata molto dedita al lavoro. Mi sono concentrata molto, soprattutto sulla mia musica e su quello che sta succedendo in questo periodo, ovvero il mio programma Sex, Lies and Chadia! Sono infatti contenta del fatto che finalmente sia riuscita a parlare di tutto questo in un programma tutto mio, e che le persone lo stiano apprezzando molto.


Sicuramente è stata un’esperienza particolare perché non me lo sarei mai aspettato! Quando me l’hanno proposto ero molto emozionata all’idea. E per quanto ami la musica, è anche bello poter fare altre cose, che aiutino gli altri e che ti diano anche la possibilità di parlare direttamente con i tuoi fan. Loro sono molto felici, in molti che non avevano Discovery+ se lo sono addirittura scaricato e sembra che gli stia piacendo moltissimo. Molti di loro si rivedono nelle nostre parole.

In realtà qualche commento cattivo c’è ancora! Ma sono dell’idea che se non parlano male di te, vuol dire che le cose bene non le stai facendo! Quindi forse mi spaventerei di più se non vedessi più commenti cattivi, non so! (ride, ndr)

Per me si è un pochino normalizzata. Per il semplice fatto che da quella copertina in poi, come si è potuto vedere, ognuna di noi ha deciso di puntare molto di più sull’arte e non su chi dovrebbe essere la “big”. Alla fine siamo tutte “big” ma a modo nostro, nel nostro settore e nella nostra musica. Sicuramente quello che canta Beba io non lo posso cantare, e quello che canta Chadia non lo può cantare Beba. I nostri pensieri, per quanto possano essere simili perché siamo donne (anche se è comunque una cosa un po’ assurda), non siamo la stessa persona. Ed è giusto che ognuna trovi la propria identità, soprattutto con la musica.

Se devo essere sincera, per quanto io voglia controllare la “retta via”, è una variabile impazzita. Dipende sempre da quello che succede giornalmente, dipende dall’umore, da come stanno andando le cose. Non posso mentire a me stessa e mentire agli altri. Anche io sono una ragazza insicura, però cerco di mostrare sempre le mie sicurezze piuttosto che le mie insicurezze. Questo non vuol dire che io non le abbia, anzi!


In realtà diciamo che i miei fan non vedono l’ora di vedermi tornare “cattiva”, la bad girl che gli ha dato modo di credere in se stessi! Sicuramente ora c’è molto meno autotune, anche perché sto prendendo delle lezioni di canto. Anzi ci tengo tantissimo a ringraziare Gaia, la mia vocal coach. Mi sta aiutando tanto a capire come potrei usare l’interpretazione della mia voce, e non solo la voce. Sono molto contenta perché sto andando bene. E poi per chi non lo sapesse: la maggior parte dei miei live li sto facendo senza autotune, perché dal vivo preferisco dare una nota di autenticità. Mi spiace che molte volte alcune persone pensino che io non sappia cantare, anzi: ci sarà modo di dimostrarlo.

Arriverà, quando, chi lo sa! (ride, ndr)

Sicuramente è giusto esporsi, la musica è sempre stata utilizzata per raccontare sia la storia, sia le cose che non ci fanno stare bene. Prendi esempio dalla musica nata nelle piantagioni: ha dato modo agli schiavi di non abbattersi e di continuare a lottare per ciò che per loro era importante. Quindi la musica è un’arma a doppio taglio, ci dà la possibilità per raccontare quello che succede. Ma lo fa anche in modo più dolce: è una pillola più semplice da buttare giù.

Un po’ entrambe. La mia vita mi ha dato sempre ispirazione, ma anche la vita degli altri. Con la musica devo anche tenere conto che dove finisce la mia libertà inizia quella altrui, quindi anche lì devo considerare tutte le persone che mi ascoltano.


In realtà, in quasi tutte le mie canzoni – da Fumo bianco a Bitch 2.0, fino a Pastiglie e Sarebbe comodo – è stato come scoprirmi sempre di più. In ogni canzone mettevo sempre di più qualcosa di mio, quindi in realtà sono molto contenta di tutto quello che ho fatto! Se la mia vita dovesse finire oggi, saprei che in un qualche modo la mia musica ha aiutato veramente delle persone.

Oddio, a livello musicale, a questo punto fare un album! Però anche un featuring con Rosalìa… spero di farcela. Mi piacerebbe moltissimo diventare un artista “internazionale”, ma tempo al tempo.

È stato emozionante lavorare al fianco di Alice (Pagani, ndr), essendo mia amica e una grandissima attrice che io rispetto moltissimo è stato molto bello. Girare una canzone con un regista così pazzesco è stato fantastico. Mi sono trovata a mio agio nella scrittura, perché mi hanno chiesto di essere me stessa il più possibile, anche cercando di raccontare un po’ il film. Però è stato bello perché ho avuto molta libertà e alla fine la canzone gli è piaciuta tantissimo, sono molto fiera del tutto.

Mi manca girare un film, che è una cosa che mi piacerebbe moltissimo, chi lo sa.


Su quelle questioni ci sarà l’occasione di discutere nelle sedi opportune, soprattutto in un secondo momento poter dare ai miei fan o comunque a tutte le persone che mi seguono una vera spiegazione, che venga da me. Fino a quel momento preferisco concentrarmi sulla mia musica e sulla mia arte.

Ascolta Tutt* stran*, il nuovo singolo di Chadia Rodriguez

Share: